«Case Itea a Vigne, convivenza difficile»
ARCO. A quasi un anno di distanza dalla consegna dei trenta alloggi Itea in via Fornaci a Vigne stanno già insorgendo i primi problemi di convivenza e nei rapporti tra inquilini e della stessa Itea....
ARCO. A quasi un anno di distanza dalla consegna dei trenta alloggi Itea in via Fornaci a Vigne stanno già insorgendo i primi problemi di convivenza e nei rapporti tra inquilini e della stessa Itea. A segnalare i disagi è Gian Piero Robbi di Agire per il Trentino che dopo le numerose segnalazioni ha effettuato un sopralluogo per incontrare i residenti degli alloggi. Oltre a danneggiamenti alle parti comuni «come il cancello scorrevole - scrive Robbi -, i muri interrati con impronte di piedi, porte divelte, finestre forzate antenne danneggiate e piante calpestate, vi è anche Itea che non sembra voler andare incontro alle “esigenze mediche” di uno degli inquilini». Stando a quanto riferito da Robbi il caposcala Renzo Agnolin, costretto su una sedia a rotelle, avrebbe segnalato alcuni problemi di sbarrieramento. «Al signor Agnolin - dichiara Robbi - Itea ha risposto per iscritto che qualora volesse fare delle migliorie per superare le barriere dello stabile e dell’appartamento, queste dovranno essere fatte dallo stesso inquilino e, cosa ancor più grave - ha sottolineato Robbi - una volta che l’appartamento sarà liberato queste migliorie non potranno essere tolte ma si dovranno lasciare a Itea senza alcun contributo economico». Una situazione che tra problemi di rumori di convivenza e difficoltà di accedere agli spazi sta rendendo complicato il quieto vivere nella palazzine di via Fornaci. «Ciò che lamentano gli inquilini continua l’attivista di Agire - è la mancata applicazione dell'art.icolo5 del regolamento, ai sensi del quale bisogna osservare i principi della civile educazione, le norme di pubblico decoro e le regole di corretto rapporto di vicinato. Si deve rispettare la quiete dell'edificio, specialmente nelle ore notturne (dalle 22 alle 7) e del primo pomeriggio (dalle 13 alle 15), assumendo sempre i più opportuni accorgimenti e precauzione atti ad evitare disturbi, in particolare i rumori molesti; sorvegliare adeguatamente i minori appartenenti al proprio nucleo familiare o affidati al fine di evitare che questi ultimi provochino danni alle parti comuni dell'edificio o rumori molesti in orari non consoni». L’appello degli insoddisfatti residenti di Itea è diretto al presidente Salvatore Ghirardini per trovare adeguate risposte ai loro problemi. (l.o.)