L’APPELLO DELL’ASSESSORE RICCI 

«Basta indugi, Agi deve partire entro la fine dell’anno»

ALTO GARDA. Entro la fine dell’anno Agi, l’Alto Garda Impianti, la società (ancora “vuota”) che sulla carta si dovrebbe far carico della gestione di acqua e dintorni sarà ufficialmente operativa. La...



ALTO GARDA. Entro la fine dell’anno Agi, l’Alto Garda Impianti, la società (ancora “vuota”) che sulla carta si dovrebbe far carico della gestione di acqua e dintorni sarà ufficialmente operativa. La soluzione sembra essere emersa più per obbligo che per volontà, ma al netto dei ragionamenti l’organismo sovracomunale entrerà in funzione. Come lo farà? Lo spiega l’assessore Tomaso Ricci: «Dobbiamo far partire questa società, ci sono state resistenze da parte di alcuni comuni come Ledro e successivamente Agi si è arenata per via dell’incertezza legislativa però adesso siamo obbligati a farla partire perché altrimenti non possiamo più procedere con le assegnazioni temporanee per l’affido esterno».

Partirà con un ramo di Ags, Alto Garda Servizi, l’azienda multiservizi operante nel campo dell’energia elettrica, gas metano, acqua potabile nonché della distribuzione e vendita del teleriscaldamento. «Agi - spiega Ricci - comprerà un ramo di Ags già organizzato per la gestione dell’acqua con annesso passaggio di personale e attrezzature. A questo punto potremmo dare definizione a un’ossatura della struttura amministrativa e tecnica di Agi». Un passaggio chiave che porterà all’operatività cercata dal Comune di Riva e da quello di Arco. Con Agi attiva i ragionamenti potranno essere molteplici e tra le prime suggestioni si è messo sul banco del ponderabile la presa in carico della gestione dei rifiuti. Un appalto oneroso e che se gestito da una società in house, come Agi, potrebbe portare al contenimento della tariffa oltre alla possibilità di ricavare utili da reinvestire. «Implementare Agi con altri scopi - spiega Ricci - richiederà prima di tutto del personale altamente capace e del tempo perché la si dovrà strutturare adeguatamente. L’appalto dei rifiuti giustifica investimenti da parte delle amministrazioni. Oggi il settore costa quasi 10 milioni di euro sulla comunità. Chi mi viene a dire che non saremmo in grado di poterlo gestire?». (l.o.)













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