Banchetto per Mattarella, c’è un pezzo di Nago
Celebrazioni 2 Giugno a Roma, il pranzo preparato dall’istituto alberghiero diretto da Cristina Tonelli
NAGO. Nuove importanti soddisfazioni per la naghese Cristina Tonelli, dirigente dell’Istituto alberghiero romano di Tor Carbone che, primo in Italia, lo scorso anno ha ottenuto in gestione una rosticceria confiscata dallo Stato alla malavita organizzata.
Il Centro di formazione professionale da lei diretto venerdì sera è stato, infatti, l’Istituto capofila dei cinque selezionati tra le eccellenze italiane per l’allestimento del ricevimento organizzato dal presidente della Repubblica presso i giardini del Quirinale, in occasione della Festa nazionale della Repubblica Italiana. Un evento tradizionale, in cui il presidente offre un momento di convivialità alle alte cariche dello Stato e al Corpo diplomatico, che da qualche anno viene realizzato da alcune delegazioni degli Istituti alberghieri di diverse regioni italiane selezionate dal Miur, il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, per volere proprio dell’attuale Capo di Stato, Sergio Mattarella, che lo ha reso un appuntamento immancabile dei festeggiamenti del 2 giugno al Quirinale.
«L’emozione per i nostri ragazzi è stata grandissima – ha commentato la dirigente naghese, cittadina romana ormai da diversi anni – il presidente li ha ringraziati uno a uno personalmente, ricordando quanto sia fondamentale che i giovani si avvicinino sempre più alle istituzioni e quanto il nostro Stato abbia bisogno della partecipazione attiva di tutti loro». Ai ragazzi dell’alberghiero di Tor Carbone, accompagnati dai docenti di cucina, ricevimento e sala, si sono affiancati quelli di altri due Istituti alberghieri romani, di un Istituto di Napoli e di uno di Bologna: una cinquantina di studenti in tutto, che sono stati supportati nel lavoro da una società di catering selezionata per la serata, e che hanno preparato e servito le pietanze ai duemila ospiti presenti. «L’esperienza per i nostri studenti è stata unica, per l’alto livello e per l’importanza e il prestigio della manifestazione – ha aggiunto Cristina Tonelli – ma anche un’occasione per promuovere la loro attività presso i Carbonari».
Gli studenti di Tor Carbone dal giugno dello scorso anno gestiscono, infatti, sotto la supervisione di professori e di esperti del settore, l’ex “Rosticchio”, oggi “I Carbonari”, il locale confiscato ad un clan della ’ndrangheta che si nascondeva dietro l’insegna di via San Cosimato per i suoi loschi affari, dove preparano pizza e crocchette, ma anche piatti più elaborati, a cominciare dai primi romani, tra cui proprio la carbonara. «Una sfida, che ci ha permesso di ridare dignità ad un luogo splendido, ma anche di essere un riferimento lavorativo per i nostri studenti – ha concluso la dirigente – affinché ognuno di loro possa essere a sua volta esempio di quanto si possa fare con impegno, passione e legalità».