Arrampicata, i mondiali ad Arco
L’edizione giovanile del 2019 torna ai piedi del Castello
ARCO. Arco riconquista i mondiali giovanili di arrampicata per l’edizione 2019 diventando ufficialmente l’ultima tappa e l’ultimo appuntamento agonistico internazionale prima delle Olimpiadi di Tokyo 2020, la prima Olimpiade dell’epoca moderna nella quale entrerà a far parte come disciplina olimpica anche l’arrampicata sportiva nelle specialità del lead, speed e boulder. Ancora una volta il nome della cittadina arroccata al castello si intreccia con quello dell’arrampicata e ancora una volta sarà tutto il territorio a beneficiarne perché questa è una manifestazione che riverserà nell’immediato un indotto di 2milioni euro senza contare le ricadute sul lungo periodo. Per far sì che questo possa accadere nel migliore dei modi è stato preventivato un budget di investimento pari a 600 mila euro che al momento hanno trovato una copertura finanziaria solo per il 60% delle spese. Il patron del Rock Master Albino Marchi ha quindi ringraziato chi è sempre stato accanto in questa più che trentennale avventura non mancando di evidenziare come la gran parte degli operatori del centro storico di Arco (particolarmente vocati al mondo dell’arrampicata) non contribuiscano all’investimento. Nota negativa anche nei confronti del presidente dell’unione e commercio dell’Alto Garda Claudio Miorelli assente nonostante l’invito. «Oltre che metterci la faccia bisognerebbe metterci il portafoglio - ha sentenziato Marchi - Parlo degli operatori economici e del presidente dell’Unione e Commercio che già un tempo si era infastidito perché non era stato coinvolto. Oggi lo abbiamo invitato e non si è presentato. Diventa sempre più difficile - continua Marchi - non toccare il tasto dei contributi sia pubblici che privati. Queste manifestazioni vivono di volontariato e questo volontariato deve essere riconosciuto da chi guadagna sulla fatiche di chi sacrifica le proprie vacanze per realizzare una manifestazione di questa rilevanza. Ci vuole più vicinanza». Gli organizzatori si aspettano che per il periodo del mondiale 2019 dal 22 agosto al primo settembre arriveranno ad Arco atleti da oltre 60 nazioni, circa 200 tecnici federali 15 mila spettatori, giornalisti da tutto il mondo e una risonanza mediatica internazionale. Il mondiale è stato presentato nella serata di ieri alla presenza del sindaco Alessandro Betta, dell’assessore allo sport e al turismo Marialuisa Tavernini, del presidente di Amsa Renato Veronesi, della referente per Garda Trentino Spa Michela Calzà, dell’assessore provinciale Michele Dallapiccola, del consigliere provinciale Luca Giuliani, del presidente del Fasi Ariano Amic e del presidente di Assocentro Andrea Cobbe. «Il Rock Master e i mondiali giovanili sono uno dei grandi tasselli dello sport trentino di alto livello internazionali. Bisogna riconoscervi un impegno collettivo da parte di un ampio corpo di volontari ed è bello vedere come questi sforzi abbiano significative ricadute».