Arco vuole una “Scuola Gentile”. Sindaco e preside firmano il manifesto
Il progetto è curato dall’associazione Giovani Arco ispirandosi al movimento Italia Gentile, nato in modo spontaneo durante il lockdown del 2020
ARCO. Il sindaco Alessandro Betta e il dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo Claudia Terranova hanno firmato, nella mattina di ieri, martedì 30 novembre, il manifesto della Scuola Gentile, che individua sette impegni legati al concetto di gentilezza a cui ispirare ogni propria azione (gentilezza, ottimismo, perdono, gratitudine, felicità, interconnessione e rispetto). Si tratta di uno strumento con cui aprire agli alunni, al personale docente e alle famiglie non solo la conoscenza profonda del concetto di gentilezza, ma soprattutto la sua integrazione nell’esperienza quotidiana. Per una vera svolta della gentilezza, infatti, oltre ai processi e alle dinamiche relazionali esteriori, è necessario lavorare alla radice dei comportamenti e della consapevolezza degli individui. Per questo progetto l’associazione Giovani Arco ha ottenuto il sostegno finanziario della fondazione Caritro tramite il bando Rete Scuola Territorio. Alla firma del manifesto erano presenti anche l’assessore alla cultura, alla formazione e all’istruzione Guido Trebo; per l’associazione Giovani Arco c’era Cristina Bronzini, per My Life Design onlus Valeria Pompili, referente dell’area educazione.
L’amministrazione comunale di Arco, che da diversi anni ispira la propria attività al valore della gentilezza (tra l’altro, partecipando convintamente alla Giornata mondiale della gentilezza), ha compiuto ora questo ulteriore passo, che si rivolge in particolare alle giovani generazioni, aderendo a un progetto curato dall’associazione Giovani Arco ispirato al movimento Italia Gentile, nato in modo spontaneo durante il lockdown del 2020 sull’onda del dibattito innescato dal libro di Daniel Lumera e Immaculata De Vivo «Biologia della gentilezza» (Mondadori). Il progetto è realizzato in collaborazione la onlus My Life Design, che opera attraverso progetti sociali applicando il metodo My Life Design ideato da Daniel Lumera.
«Questa iniziativa impegna le nostre scuole in un patto articolato e strutturato che entra in un ambito particolarmente prezioso -ha detto il sindaco Alessandro Betta- ovvero quello dei valori sui quali basiamo la nostra vita personale e la convivenza all’interno della comunità. È un progetto importante e ambizioso che si pone degli obiettivi concreti di cambiamento, che è bene parta dalle scuole, dato che le nuove generazioni sono quelle che possono essere davvero artefici del cambiamento. La nostra società è diventata straordinariamente complessa e presenta numerosi problemi, penso al mondo dei social, al bullismo, alla violenza di genere. Riuscire a lavorare sulla gentilezza, portando il tema all’attenzione e tra le priorità delle scuole, e declinandolo con un approfondimento anche scientifico, mi pare un passaggio interessante per prenderci cura della nostra comunità, affrontando un tema che per il Comune di Arco è programmatico, essendo parte del patto di governo della mia coalizione. La speranza è che questo manifesto permetta ai nostri giovani di costruire una società migliore, più tollerante e rispettosa nei confronti di se stessi, degli altri e dell’ambiente».
«In questo momento abbiamo davvero bisogno di gentilezza -ha detto l’assessore Guido Trebo- perché guardando la televisione, seguendo i social, leggendo i giornali pare davvero che sia démodé: il mondo contemporaneo sembra dare spazio solo a personaggi volgari e arroganti, interpreti di ideali di successo, fama e denaro che tanto piace alla nostra società. La gentilezza, intesa non solo come esercizio formale delle “buone maniere” ma come un vero e proprio modo di vivere, dando spazi a ideali come generosità, amorevolezza, cura dell’altro, deve tornare a essere un elemento cardine della formazione dei nostri cittadini. In questo senso si muove la nostra amministrazione, in accordo con la scuola e con le associazioni del territorio, per far comprendere ai ragazzi quanto la vera forza non venga espressa da chi urla di più ma da chi, pur parlando in modo pacato, sa porre le questioni in modo lucido e articolato, privilegiando comportamenti autorevoli piuttosto che autoritari. Un ringraziamento dunque alla scuola, alla dirigente scolastica e a Cristina Bronzini, che si è fatta promotrice del progetto “Scuola Gentile” portato avanti dall’associazione My Life Design onlus».
«La nostra scuola -ha aggiunto il dirigente scolastico Claudia Terranova- si propone di mettere al centro della propria azione la costruzione di identità personali libere e consapevoli, orientate alla relazione interpersonale, fondate sul senso dell'accoglienza, del rispetto reciproco e della solidarietà. Per questo motivo abbiamo aderito al progetto parzialmente finanziato dalla Fondazione Caritro Scuola Gentile, di cui il manifesto firmato oggi è un’azione importante. Quindici classi della scuola secondaria di primo grado di Arco, insieme ai docenti, partecipano a un percorso formativo esperienziale sulla gentilezza, per imparare a scegliere e praticare atteggiamenti rispettosi e gentili, fattore questo che, come istituzione educativa, consideriamo essenziale alla costruzione di una convivenza armoniosa e democratica».
I sette impegni sottoscritti con il manifesto Scuola Gentile:
1. Gentilezza.
Sii gentile sempre. Ogni persona che incontri sta vivendo una situazione che tu non conosci. La biologia dimostra che non è il più forte sul piano fisico, mentale ed economico, ma il più gentile a essere maggiormente adatto al cambiamento e alla sopravvivenza su questo pianeta.
2. Ottimismo.
Ricorda: in ogni problema o sventura c’è un’opportunità. L’ottimismo non è dato solo dal reagire bene di fronte alle avversità, ma dall’avere un’altra prospettiva della realtà stessa.
3. Perdono.
Lascia andare le offese e dona ciò che senti. La rivoluzione del per-dono è una strategia evolutiva che permette di vivere meglio, più sani e felici, liberi dal dolore del passato e dalle incertezze del futuro, e soprattutto artefici del proprio presente.
4. Gratitudine.
Coltiva e pratica la gratitudine. Ogni giorno scrivi e annota ciò per cui sei grato. La gratitudine è riconosciuta dagli studi scientifici come una delle chiavi fondamentali per il benessere emozionale, psicofisico e relazionale.
5. Felicità.
Anna Frank scriveva: “Chi è felice farà felici anche gli altri”. Prenditi cura e coltiva la tua felicità. La scienza riporta che la felicità è un fenomeno collettivo in grado di influenzare le persone che hanno legami tra loro.
6. Interconnessione.
Rispetta e valorizza la diversità: è una grande fonte di ricchezza. Sappi vedere la tua unicità: riconoscerti ti permette di riconoscere l’altro anche nella diversità.
7. Rispetto.
Sii gentile con l’ambiente in cui vivi e con il pianeta, poiché è la nostra stessa casa. Ricicla, riutilizza e ripara. Pratica le “3 R”: rispetto per te stesso, rispetto per gli altri, rispetto per l’ambiente, risorsa e patrimonio fondamentale della comunità.