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Arco, scarichi nel Rio Salone. Il Wwf: “Sostanze di dubbia origine esondate nelle campagne”

“Negli ultimi giorni uno scarico senza pause che finisce, oltre che nel torrente, nell'alveo del Sarca” denuncia l’associazione, che torna a chiedere analisi sulla composizione delle acque bianche
LOMBARDIA Gli ambientalisti di Bergamo e Brescia si uniscono ai colleghi trentini nella denuncia



ARCO. Da parecchi mesi gli attivisti dell'associazione Wwf Trentino stanno monitorando e segnalando la situazione del torrente Salon diventata “molto critica in seguito allo scarico denso di colore biancastro proveniente dai lavori della costruenda galleria Loppio - Busa”.

“Dalla documentazione ricevuta in questi giorni dall'Agenzia Provinciale per la Protezione dell'Ambiente – scrive il Wwf Trentino – si specifica che lo scarico è stato autorizzato dal 31 marzo 2022 per 4 anni, rinnovabile con numerose prescrizioni tra le quali delle analisi per verificare la presenza di sostanze tossiche e non, di provvedere all'asporto dei sedimenti nel torrente almeno trimestrale smaltendolo secondo le direttive sui rifiuti e molto altro”.

“Durante le ultime piogge – aggiunge il Wwf – il torrente Salon nella parte a sud dello scarico ha esondato parecchio nelle adiacenti campagne distribuendo nelle aree agricole materiali che probabilmente così naturali non sono”.

“Negli ultimi giorni lo scarico di sostanze bianche si verifica senza pause; al momento il tutto finisce, oltre che nel torrente, anche nell'alveo del fiume Sarca come da foto allegate e fra pochissimo tempo nel lago di Garda, per naturale deflusso” nota l’associazione.

“Nonostante i ripetuti appelli sulla stampa, alle autorità competenti comune di Arco compreso, non abbiamo avuto risposte circa la composizione di questi materiali che vengono scaricati nel corso d'acqua. Ci si domanda come si sia potuto dare l'autorizzazione a scaricare nel Salon queste sostanze quando si potrebbe probabilmente risolvere il problema in altro modo, ad esempio con un sistema di filtraggio a monte anche tramite vasche di decantazione. Auspichiamo che questa inaccettabile situazione venga risolta al più presto a beneficio dei nostri corsi d'acqua e di tutto l'ecosistema” conclude il Wwf.

 













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