Approvato il bilancio 2018-2020
Ma dalle minoranze tante critiche: «Gestione ordinaria e poco coraggiosa»
ARCO. Approvato in seconda seduta e con i voti favorevoli della maggioranza il bilancio di previsione 2018 - 2020 del Comune di Arco. Commenti avversi da parte delle minoranze, presenti in aula per la quasi totalità della seduta salvo poi abbandonare le proprie postazioni alla spicciolata (eccezion fatta per la consigliera Bruna Todeschi e il consigliere Giovanni Rullo) prima della votazione. Un bilancio solido quello di Arco che per il consigliere Mauro Ottobre però non va oltre un gestione ordinaria della città evitando di prendere in considerazione i grandi temi che, a suo dire, darebbero maggior slancio al locale tessuto economico e turistico. «Questa amministrazione fa solo e unicamente una gestione ordinaria - ha dichiarato Ottobre - impantanandosi ed evitando quelle che sono le questioni principali della città, motivo per il quale - ha ricordato il fondatore di Autonomia Dinamica - ho abbandonato la carica di Presidente del Consiglio e sedendomi dall’altro lato della barricata». Per Ottobre gli esempi di questa non gestione e di questo arrancare si evincerebbero dal fallimento della variante 14 e della variante ai centri storici. «Siamo a marzo del 2018 e non c’è ancora una variante . C’erano molte aspettative nella squadra scelta da Betta ed erano tante le cose belle che avevamo dette insieme, ma di quelle non se ne è fatta nemmeno una. Dovevamo - continua Ottobre - portarci a casa le Palme, ma nulla, progettare il Quisisana, niente e non si è ancora tolto dalle permute della Provincia il Sanaclero». Su quest’ultimo passaggio Bresciani ha spiegato che l’inserimento del Sanaclero in quel particolare elenco è solo un’opzione e non un obbligo e che visto il valore dell’immobile di circa 10 milioni difficilmente ci saranno bandi che potrebbero comprenderlo come permuta. Sconsolato Rullo che ha fatto notare il sempre crescente clima di sfiducia nella politica che tocca anche il consiglio con banchi vuoti e un pubblico assente. «In merito al bilancio - ha chiarito Rullo - il mio voto è contrario perché le vostre priorità d’investimento non sono quelle di cui Arco ha bisogno. Si spinge ancora sul calcio, quando la natura di Arco guarda all’outdoor e vi è una mancanza di coraggio su questioni importanti come il sostegno alla sanità privata d’eccellenza». Insoddisfatto anche Andrea Ravagni che nota un costante calo degli investimenti e delle entrate. (l.o.)