Anche Braus e Mandelli entrano nella Civica Trentina
ARCO. Claudio Civettini, consigliere provinciale della Civica Trentina, ha presentato nell’Alto Garda i nomi di punta della propria campagna elettorale per le prossime provinciali. Volti che saranno...
ARCO. Claudio Civettini, consigliere provinciale della Civica Trentina, ha presentato nell’Alto Garda i nomi di punta della propria campagna elettorale per le prossime provinciali. Volti che saranno il legame tra il territorio e la Provincia e che dovranno non solo metterci la faccia per l’ormai imminente corsa in Provincia, ma esser un costante recettore delle istanze del territorio. Un termometro in presa diretta con l’Alto Garda. Per Civettini e i suoi uomini altogardesani - Stefano Mandelli ex consigliere di Amsa, Veronica Guella, dottoressa tennese, Daniele Braus e Claudio Del Fabbro consiglieri comunali di Arco, Stefano Chelodi, fondatore del fu Ccd dopo l’esperienza della Dc, e Alberto Calzà - i territori devono tornare ad essere protagonisti nelle dinamiche provinciali e questo dovrebbe partire proprio dai recettori del territorio che si adopereranno per raccogliere ed evidenziare le richieste della popolazione da sottoporre al consorzio dei comuni il quale avrà il compito di dare effettivo peso e stilare una graduatoria delle varie sollecitazioni popolari che, infine la provincia attuerà per punti. Insomma la Civica Trentina vuole invertire la centralizzazione provinciale dando maggior peso ad ogni singolo territorio.
«In una recente riunione di zona - ha spiegato Civettini - si è detto di unire le forze per trovare dei rappresentanti altogardesani da mandare in Provincia. Noi della Civica non solo siamo concordi, ma è quello che facciamo aggiungendo alla rappresentanza una costante e concreta attività. Non basta la sola rappresentanza politica. Al mio fianco ci sono i volti che hanno la delega a rappresentare questo territorio nonché i probabili candidati per le provinciali».
Qualcosa di più la si saprà nella conferenza dei civici Trentini del 5 maggio alle 17 a Trento. Una “rivoluzione pacifica», l’ha chiamata Civettini, fondata sui principi dell’autonomia e della libertà. «Questa lista - ha spiegato Mandelli - è un punto di riferimento per chi non ha un porto in cui ritrovarsi e dove può trovare volti che ci mettono la faccia in una catena corta che guarda alla Provincia e che non sottostà ad alcun dictat».