Ags-Comune, proseguono le permute

ARCO. Continuano le operazioni di permuta tra il Comune di Arco e Alto Garda Servizi Spa (Ags) successivamente al via libera dato in un recente consiglio comunale e che prevede la cessione ad Ags di...



ARCO. Continuano le operazioni di permuta tra il Comune di Arco e Alto Garda Servizi Spa (Ags) successivamente al via libera dato in un recente consiglio comunale e che prevede la cessione ad Ags di quasi 58 mila metri lineari di condotte. In cambio Ags cederà al Comune un pacchetto azionario facendo innalzare significativamente la sua partecipazione. Nell’ultimo civico consesso si è proceduti alla sdemanializzazione di due particelle nel romarzollese trasferendole dal demanio comunale al “patrimonio comunale indisponibile”. Conseguentemente le stesse vengono cedute ad Ags unitamente ad altre quattro particelle sul territorio di Arco e una nell’Oltresarca per un valore totale di circa 98 mila euro. Sempre secondo gli accordi deliberati Ags intesterà 762 azioni (di Ags) e detenute dalla stessa del valore nominale di 52 euro cadauna al valore concordato di 128,50. Passaggi che nei giorni scorsi avevano insospettito le minoranze che proprio sulla questione vogliono vederci chiaro inoltrando apposita interrogazione. Il dubbio è come mai tutti questi movimenti siano tornati in auge proprio in contemporanea alla convergenza di incarichi dell’ex sindaco Paolo Mattei, membro del Cda di Dolomiti Energia Holding e contemporaneamente inserito nei nominativi del nuovo Cda della Fondazione Comunità di Arco. Una convergenza che farebbe preludere al ritorno del progetto del teleriscaldamento che da Riva potrebbe giungere in quel di Arco, prima nelle strutture pubblica (Fondazione in primis?) e poi anche in quelle private. Proprio per questo le opposizioni si erano chieste che interesse abbia il Comune ad avere il teleriscaldamento e come si intenda finanziare l’opera di scavo, il cui costo si aggira sui 4 milioni di euro. (l.o.)













Scuola & Ricerca

In primo piano

Economia

Industria trentina: prosegue il calo delle assunzioni, allarme dei sindacati

I dati di ottobre dell'Agenzia del lavoro segnano un -13,8%, nei primi dieci mesi dell’anno i nuovi contratti nel manufatturiero sono scesi dell’8,9% rispetto allo stesso periodo del 2023. La perdita è compensata da posti meno qualificanti nel commercio e nell'agrcoltura. Cgil Cisl Uil chiedono alla Provincia misure più mirati e efficaci per aiutare il settore in sofferenza