«Ad Arco più risorse e medici» 

L’assessore Zeni replica alle accuse dei consiglieri Ravagni e Todeschi: «Falsi allarmi e calunnie»



ARCO. Utilizza i numeri, l’assessore provinciale alla salute Luca Zeni per rispondere alle affermazioni dei consiglieri comunali di minoranza Andrea Ravagni e Bruna Todeschi che contestano il continuo depotenziamento della struttura ospedaliera arcense e il mancato rispetto del protocollo d’intesa sottoscritto dai sindaci altogardesani con l’assessorato alla salute e l’Azienda sanitaria. «Non si può che prendere atto per l’ennesima volta - scrive Zeni - che nell’epoca della post verità c’è chi sceglie di alimentare falsi allarmi e sfiducia, dimostrando disprezzo prima ancor che nei confronti delle istituzioni, nei confronti degli operatori e della loro professionalità a tutela della salute. In situazioni come questa le argomentazioni delle istituzioni difficilmente vengono prese in considerazione».

L’assessore risponde presentando alcuni dati, in primis le risorse complessive destinate all’ospedale di Arco facendo notare come queste siano in crescita, da 35.199.000 di euro del 2015 ai 36.290.000 del 2016. Si nota, inoltre, una crescita anche degli accessi per le prestazioni specialistiche ambulatoriali che sono passate da 30.518 del 2016 a 35.994 del 2017. Per quanto riguarda il pronto soccorso gli accessi sono stabili, 15.396 nel 2016 e 15.521 nel 2017. «In tema di pronto soccorso - dichiara Zeni - sono operativi 6 medici rispetto ai 7 in organico. Ciò è dovuto al pensionamento di un dirigente medico, di cui però è in previsione la prossima sostituzione e solo uno dei sei medici collabora in regime libero professionale». Inaccettabile per l’assessore l’opinione dei consiglieri sul personale medico non adeguatamente preparato per operare in pronto soccorso: «Invito a segnalarli nelle sedi opportune assumendosene la conseguente responsabilità, altrimenti è mera calunnia». Sul pronto soccorso è in fase di programmazione il raddoppio dei posti letto dedicati all’osservazione breve (da 2 a 4) e il conseguente adeguamento dell’organico infermieristico. Infine, Zeni prende in esame il protocollo d’intesa: «L’attività ortopedica è stata potenziata con il nuovo ambulatorio ortopedico-traumatologico, è stato introdotto il centro per l’andrologia, l’Unità Operativa Multi Zonale (Rovereto-Arco) garantisce la presenza cardiologica ad Arco dal lunedì al venerdì, la percentuale di adesione al percorso nascita è pari circa al 70 per cento delle partorienti e conclusa da poco la ristrutturazione e l’ampliamento del centro di Pma l’attività è ripresa a pieno regime e dal 27 febbraio è iniziata l’attività interventistica (pick up)». (l.o.)













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