Accesso al centro storico, Cobbe: «Pronti a discutere» 

Il presidente di Assocentro, l’ente che organizza il Mercatino, «apre» a Bresciani: «Disponibili ad alcune modifiche logistiche, ma senza snaturare l’evento»


di Gianluca Ricci


ARCO. Assocentro è disponibile a tutte le modifiche necessarie pur di far sì che il Mercatino di Natale continui a rimanere una risorsa per la città e non diventi invece un problema. Parola del presidente Andrea Cobbe, che l’altro giorno si è visto recapitare una richiesta di incontro da parte del vicesindaco Bresciani e dell’assessora allo sport e al turismo Marialuisa Tavernini per progettare eventuali modifiche in vista dell’edizione 2019.

La lettera dell’amministrazione comunale è giunta in seguito alle segnalazioni di alcuni residenti del centro storico che hanno lamentato disagi legati alla libera circolazione durante lo svolgimento del mercatino natalizio a causa della presenza delle barriere imposte dalle nuove norme sulla sicurezza dei grandi eventi. Incassati con soddisfazione gli elogi del Comune per la cura, la competenza e la passione con cui Assocentro ancora una volta ha organizzato l’evento, Cobbe si è detto pronto ad incontrare gli amministratori comunali e a discutere le modifiche che si ritengono indispensabili per alleggerire la pressione su chi abita in centro: «Premesso che dipende ben poco da noi – ha dichiarato – posso fin d’ora confermare che ci impegneremo per mitigare al massimo i disagi lamentati. Si tratta di problemi comunque noti, che quest’anno sono però saliti agli onori della cronaca perché si è formato un comitato di cittadini. Un segnale concreto lo abbiamo già dato, aprendo e chiudendo i varchi mattina e sera in modo da agevolare l’uscita dal centro. Se però serve fare di più, noi siamo a disposizione». Purché, ovviamente, non si tratti di snaturare la fisionomia del mercatino e soprattutto la filosofia dell’evento: «Impossibile chiederci di spostare altrove le casette: Foro Boario, come qualcuno aveva proposto, non sarebbe adatto: il nostro obiettivo è quello di animare il centro storico e di far lavorare la città nel suo complesso, non solo gli operatori delle casette. Inoltre il mercatino è nato lì, ha una sua storia giustificata, raccolto come sempre è stato intorno alla Collegiata. Non avrebbe senso collocarlo altrove».

La soluzione più probabile pare dunque un ridimensionamento dell’area interessata, in modo che alcune strade si rendano praticabili anche durante lo svolgimento del mercatino. Già in ottobre era stato ipotizzato lo spostamento dell’albero in modo da provare a liberare l’asse via Segantini-via Vergolano: «Si tratta solo di un’ipotesi – ha precisato Andrea Cobbe - peraltro tutta da discutere. Se però le soluzioni da adottare comportassero qualche piccolo sacrificio o la perdita di una o due casette, noi siamo a disposizione per studiare le opportune modifiche. Sappiamo che un'altra forte criticità è rappresentata da via Ferrera: magari si potrebbe proporre la collocazione di cordoni protettivi che garantiscano la circolazione, anche se ogni proposta è prematura. Attendiamo di sederci al tavolo con l’amministrazione pronti ad offrire la nostra massima disponibilità». In quella sede, con ogni probabilità, si discuterà anche della compatibilità delle novità da proporre per la prossima edizione: se si pensa infatti, come lo stesso Cobbe aveva preannunciato qualche tempo fa, di allargare la zona d’interesse anche ai giardini centrali, bisognerà farlo tenendo conto anche di queste nuove e mutate esigenze.













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