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Anche in Trentino un Centro di permanenza per i rimpatri: ma la collocazione resta segreta

Il ministero dell’Interno ha contattato il Commissariato del Governo di Trento per l’individuazione di un’area idonea a ospitare la struttura



TRENTO. Anche in Trentino-Alto Adige sorgeranno due Cpr, i Centri di permanenza per i rimpatri. Si tratta di strutture detentive dove verranno reclusi gli stranieri privi di regolare documentazione.

Per il Trentino, il Ministero dell'Interno ha contattato il Commissariato del governo per l'individuazione di un'area idonea ad ospitare un eventuale nuovo Cpr.

È in fase di avvio l'iter di confronto con i soggetti interessati, tra cui l'Agenzia del demanio e la Provincia autonoma di Trento.

Nel caso dell’Alto Adige, al momento si sa che si tratterà di una struttura con una cinquantina di posti “solo per esigenze locali”, secondo quanto riferito dal presidente della provincia di Bolzano Arno Kompatscher, che non ha rivelato il luogo su cui sorgerà per evitare polemiche e ha assicurato che "non ci saranno trasferimenti da altre regioni".













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