Anche in Trentino l'auto trapianto di cellule staminali: già trattati 5 pazienti
L'accreditamento è iniziato nel 2018. Previsti altri 20 interventi entro il 2023
TRENTO. È ora possibile anche in Trentino l'auto trapianto di cellule staminali per i pazienti affetti da patologie del sangue. "Quello che presentiamo oggi è una nuovo percorso di cura che offre la possibilità per i pazienti trentini di essere assistiti vicino a casa evitando spostamenti fuori provincia che a regime prevede la presa in carico di una quarantina di pazienti all'anno", ha detto il direttore generale dell'Apss Antonio Ferro in conferenza stampa. L'auto-trapianto di midollo è un trattamento consolidato, attuato da molti anni, nei reparti di ematologia, come terapia indicata nei pazienti giovani con mieloma multiplo e come 'terapia di salvataggio' nei pazienti con linfoma di Hodgkin o linfomi non Hodgkin.
Il percorso di accreditamento "è iniziato a giugno 2018 nell'ottica di una gestione in autonomia dell'attività e ad aprile 2022 le Province autonome di Bolzano e Trento hanno deliberato l'attivazione di un Programma trapianto metropolitano BZ-TN (Ptm) a cui è seguita, nel settembre 2022, la visita ispettiva del Cnt/Cns che ha dato parere favorevole all'avvio dell'attività di auto-trapianto in Trentino.
Lo scorso 1° giugno è stato effettuato il primo auto-trapianto di midollo in Trentino in una paziente, affetta da mieloma multiplo. Ad oggi sono stati eseguiti cinque auto-trapianti: tre pazienti sono in completo recupero e sono stati dimessi, due sono in osservazione post-trapianto e sono tutt'ora ricoverati. Prevediamo di trattare altri 20 pazienti entro la fine del 2023", ha spiegato Anna Guella, responsabile della Struttura semplice dipartimentale di ematologia.
"È un orgoglio oggi condividere questo importante traguardo per la sanità trentina - ha sottolineato l'assessore alla salute Stefania Segnana - insieme ai medici, ai pazienti e a tutto lo staff dell'Ematologia al quale va il nostro grazie sincero per la determinazione con cui hanno perseguito questo risultato da tanti anni atteso". Un particolare ringraziamento è stato fatto alla sezione trentina dell'Associazione italiana contro leucemie, linfomi e mielomi/Ail Trento, per aver "sempre sostenuto lo sviluppo organizzativo dell'attività ematologica nella convinzione dell'importanza crescente per la popolazione trentina".