Tiarno di sopra. Nozze d’Oro in sordina conseguenza delle disposizioni restrittive del Coronavirus. E’ accaduto ai coniugi Roberta ed Ezio Oliari di Tiarno di Sopra che hanno ricordato - purtroppo, senza alcun evento familiare o con gli amici più stretti - i cinquant’anni di matrimonio rimandando a tempi migliori, cioè dopo la conclusione del lungo periodo dell’emergenza sanitaria, gli immancabili festeggiamenti. Sarà un appuntamento molto partecipato con i sei figli, Lisa, Romedio, Marco, Mara, Alessia e Claudia, i ben dodici nipoti, i parenti e, sicuramente, una schiera di amici constata la notorietà dei due “sposini”.

Roberta ed Ezio Oliari sono molto conosciuti per l’attività del marito che, con la collaborazione della consorte, per decenni è stato l’unico macellaio del paese e per l’elevata professionalità e le doti personali aveva una nutrita clientela proveniente pure dalle zone vicine.

Il lavoro di macellaio è stato “ereditato” dal figlio Romedio, occupato in una azienda di Pieve di Bono. Da sempre Ezio Oliari ha privilegiato il volontariato. Ancora ventenne era vigile del fuoco volontario del Corpo di Tiarno di Sopra (ha competenza su un territorio comunale, soprattutto montano, tra i più estesi del Trentino) rimanendo ininterrottamente in servizio per quarant’anni fino al raggiungimento dei limiti d’età. E’ stato un vigili del fuoco molto apprezzato, tanto che negli ultimi quindici anno ha svolto l’incarico di comandante.

L’altro “passione” volontaristica della “penna nera” Ezio Oliari sono gli alpini. Con la carica di vicepresidente del Gruppo locale è tra i coordinatori delle varie iniziative sociali a favore della comunità e partecipa alle innumerevoli manifestazioni alpine che si svolgono periodicamente, comprese le adunate nazionali, alle quali viene sempre accompagnato dalla moglie Roberta.

Ora, Ezio e Roberta, non appena l’emergenza sarà terminata, organizzeranno un momento di festa per celebrare il mezzo secolo di matrimonio. A.CAD.