«Panorama», salta la discussione
Sentenza Tar, la maggioranza ha votato il ritiro del punto: «Non è nostro competenza»
NAGO-TORBOLE. Chiuso senza essere stato discusso l’unico punto all’ordine del giorno del civico consesso di Nago-Torbole. Lo scorso martedì la maggioranza consiliare guidata dal sindaco Gianni Morandi che, come richiesto da “Partecipiamo per Nago-Torbole” e dal consigliere Giuliano Rosà, avrebbe dovuto esaminare la sentenza n.125/2018 del Tribunale regionale di giustizia amministrativa di Trento che vede contrapposti i coniugi Creseri-Bertagnolli, il Comune di Nago-Torbole e la società 3V srl, si è avvalsa dell’articolo 35 del Regolamento per il funzionamento del consiglio comunale, proponendo (e votando) il ritiro del punto dall'ordine del giorno e la relativa discussione. «L'argomento, già affrontato in precedenza, non risulta di competenza consiliare e una nuova discussione si tradurrebbe in un’inopportuna ingerenza nel procedimento da parte dell'organo di indirizzo politico-amministrativo, con conseguente lesione del principio di separazione delle competenze – ha dichiarato il capogruppo di Liberamente Centopercento Nago-Torbole, Danny Dusatti, tramite una nota sottoscritta anche dai consiglieri Claudio Mandelli, Francesco Mandelli, Giuseppe Mazzoldi e Roberto Olivieri - la trattazione appare inappropriata e sconveniente, in quanto potrebbe pregiudicare e condizionare la correttezza dell'operato amministrativo e l'assunzione autonoma di provvedimenti di attuazione della sentenza del Trga da parte dei competenti organi». L’annosa vicenda contenziosa del compendio Panorama-Pineta vede da sempre schierati privati e Comune, e in contrasto netto maggioranza e minoranza. Lo scorso maggio il Trga di Trento ha di fatto approvato i ricorsi presentati dai coniugi Renato Creseri e Prassede Bertagnolli, che hanno ritenuto illegittimi gli interventi di demolizione e ricostruzione autorizzati dal Comune alla società 3V srl, e annullato di fatto gli atti emessi dalla stessa amministrazione. «Appare evidente che quest’aula non debba esprimersi in dichiarazioni temerarie o inesatte, soprattutto in una situazione di deficit di competenza – ha aggiunto Dusatti, dichiarando anche la rinuncia del gettone presenza alla seduta da parte della maggioranza - le convocazioni di consigli inutili al fine di discutere argomenti che esulano dalle competenze proprie dell'organo paiono esorbitare la normale dialettica politica tra maggioranza e minoranza, ed assumere un mero carattere strumentale di aggravamento e condizionamento dell'attività amministrativa».