Mamma orsa con i cuccioli fotografata a Mandrea
Arco. Saranno tre, se necessario, le sedute a disposizione del consiglio comunale per approvare in seconda adozione la Variante 15: lo ha deciso l’altra sera la conferenza dei capigruppo, alla quale...
Arco. Saranno tre, se necessario, le sedute a disposizione del consiglio comunale per approvare in seconda adozione la Variante 15: lo ha deciso l’altra sera la conferenza dei capigruppo, alla quale non si sono fatti vedere però i rappresentanti delle minoranze. Martedì 6 luglio, ed eventualmente anche venerdì 10 e lunedì 13, il consiglio comunale riprenderà da dove era finito l’ultima volta, con la sospensione per mancanza del numero legale.
Un atteggiamento che il sindaco Alessandro Betta ha stigmatizzato anche l’altra sera, pur in presenza dei soli rappresentanti di maggioranza: «Le minoranze dimostrano scarso rispetto per le istituzioni: attaccarsi alle virgole è una sconfitta per il sistema democratico; più che applicazione delle regole è cavillosità. Da parte mia continuerò ad invitare alla dignità per il bene della comunità, che delle nostre scaramucce da campagna elettorale se ne infischia e vuole invece risultati. Ognuno si assumerà le sue responsabilità davanti agli elettori: i provvedimenti che vengono meno per la mancanza dei rappresentanti dei cittadini in aula sono un segno di mancanza di democrazia, un vero vulnus al pari della ricerca spasmodica del voto segreto, sistema per non assumersi direttamente le proprie responsabilità. La Variante 15 – ha concluso – è un provvedimento strategico per la nostra comunità: se la approveremo per intero, al 90% o al 60%, dipenderà dal dibattito in consiglio. Resto convinto che si tratti di una grossa opportunità anche per il comparto dell’edilizia, considerato il motore che può far ripartire la nostra economica in tempi così difficili».
Resta da capire se ci saranno i numeri per arrivare all’approvazione definitiva. G.R.