«L’Università alla Miralago»
Raccolta firme del Comitato fascialago: «Facciamo una facoltà di architettura»
RIVA. «La Miralago sia destinata a sezione staccata di una facoltà di architettura del paesaggio»: a chiederlo è il comitato “Spiaggia degli Olivi e fascialago”, che con il suo presidente (all’epoca e attuale) Umberto Benaglio era stato promotore della raccolta firme contro la conversione (poi naufragata) dei locali maroniani in “Museo della vela” e che non si è mai sciolto. Anzi, recentemente si è tenuta un’assemblea in seguito alla quale è partita la richiesta alle autorità politiche e soprattutto partirà una nuova raccolta firme per sensibilizzare la cittadinanza rivana. Le richieste-proposte riguardano in primis la preservazione del palazzo storico dell’ex colonia nel compendio Miralago e la sua ristrutturazione a uso albergo per fornire l'alloggio ai giovani interessati a iscriversi alle attività accademiche e per altri che volessero anche temporaneamente partecipare ai corsi-master. «Il campus – dicono dal comitato – diventerebbe un polo attrattivo per quei giovani che intendono specializzarsi in architettura del verde e dell'ambiente. Offrirebbe servizi necessari a svolgere attività anche ludiche, artistiche e sportive, oltre che accademiche. Poiché il terreno dell'area Miralago è paludoso (acqua del lago a solo 60 centimetri sotto il suolo) si potrebbe dar vita a un vivaio dove nuove specie floreali anche non tipicamente trentine potrebbero essere coltivate e studiate (il vivaio diventerebbe non solo luogo di lavoro ma anche attrazione turistica tutto l'anno per famiglie con bambini). La routine nel campus non porterebbe danno né disturbo alla città, che anzi in certi orari verrebbe affollata dai giovani e la loro presenza non porterebbe che benefici a un centro che ha sempre trascurato i servizi per questo target e che anche sotto il profilo commerciale dovrebbe tener conto del nuovo pubblico, un consumatore di buon livello e inoltre praticamente stabile, a differenza dei biker del “mordi e fuggi”». Secondo il comitato, l'architettura del verde è una specializzazione molto ricercata e offre ai giovani immediate opportunità di lavoro in Italia e all'estero. «Il livello formativo dei millenial contribuirebbe ad alzare la cultura nel territorio a beneficio dell'intera regione: come sono nati negli anni scorsi gli chef stellati, così potremmo e avremmo l'orgoglio di far nascere nuove eccellenze del verde e dell'ambiente a targa trentina. L'attuazione di questo programma offrirebbe numerosi posti di lavoro sotto la direzione di un general manager. Un’azione marketing per la promozione turistica del compendio garantirebbe la copertura delle spese di cura del parco». (m.cass.)