«L’incarico a Netmobility farà risparmiare soldi» 

Zanoni difende la consulenza per la riorganizzazione nell’Alto Garda del servizio di trasporto pubblico: «È la società che ha già in mano tutti i dati del territorio»



RIVA. «Gli autobus non viaggiano semi vuoti, come dimostrano i dati dei passeggeri ben al di sopra della media nazionale, e inquinano meno di altri veicoli, essendo mossi alcuni da motori Euro 5 e altri, i tre (su cinque) che sono appena entrati in servizio, nuovi di zecca, addirittura da motori Euro 6. E soprattutto la consulenza commissionata alla Netmobility non è un incarico affidato “agli amici degli amici” ma una scelta precisa dettata da ragioni tecniche ed economiche oggettive, improntata ad ottenere il massimo risultato con il minor esborso di risorse pubbliche. Quando si offre una rappresentazione talmente distorta della realtà delle cose non si può starsene zitti e lasciar correre». Infuriato è dire poco. L’assessore ai trasporti di Riva Alessio Zanoni ha un diavolo per capello. Colpa della nota inviata ai giornali dal consigliere di minoranza della Comunità di Valle Ezio Viglietti - nota firmata anche dalla collega consigliera Angioletta Maino e dai consiglieri comunali di minoranza di Arco Giovanni Rullo e Lorenza Colò, di Riva Flavio Prada e Andrea Matteotti, di Dro Alvaro Tavernini, Cinzia Lucin e Roberto Matteotti - in cui si contesta l’affido da parte del Comune di Arco, quale ente capofila del consorzio per la gestione del trasporto pubblico urbano dell’Alto Garda assieme ai Comuni di Riva e Nago Torbole, della consulenza tecnica per la riorganizzazione del trasporto pubblico altogardesano alla società Netmobility di Verona, la stessa che si sta occupando dei piani urbani della mobilità di Arco e Riva. «La scelta è caduta sulla stessa società che ha già in mano tutti i rilievi del traffico e che da anni sta studiando le dinamiche della mobilità nell’Alto Garda - commenta l’assessore rivano - e dunque lo si è fatto per una ragione che mi pare davvero impossibile non si riesca a comprendere: non può sfuggire a nessuno, infatti, quanto sia anche economicamente più vantaggioso l’aver affidato questa rivisitazione del servizio a chi già possiede dati storici e situazione aggiornata di tutto l’ambito territoriale in tema di mobilità».

Zanoni ritiene necessario mettere mano ad un servizio che è operativo ormai da un decennio: «Da tempo il Comune di Riva, e nello specifico io che seguo per delega questo servizio, anche a fronte delle novità messe in campo sulla mobilità dal 2008 ad oggi va chiedendo una revisione del trasporto urbano sulla base dei nuovi dati e alla luce delle modifiche intercorse in questi dieci anni. Il servizio costa circa un milione di euro ogni anno e, dopo dieci anni e dieci milioni di euro investiti, non mi pare proprio eccessivo investire 25 mila euro per verificare la possibilità di ottimizzare l’offerta e i costi. Più correttamente credo sia il segno di una buona gestione».

La nota di Viglietti colleghi consiglieri è stata prodotta dopo che in consiglio comunale a Riva gli stessi consiglieri rivani avevano approvato una mozione in cui si sosteneva l’esatto contrario, cioè che il servizio di trasporto pubblico nell’Alto Garda va sì potenziato ma partendo da una situazione positiva, soprattutto se comparata con altri ambiti. «In considerazione anche della disponibilità offerta nel lavorare assieme sul tema della futura mobilità, rielaborando e votando all’unanimità la mozione, mi domando il senso di questa loro uscita», conclude amaramente Zanoni. (gl.m.)

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