L’enorme rete da pesca nel Garda si trasforma in trappola: morti tanti pesci
A recuperarla, su segnalazione, sono stati i sub del Wwf: all’interno circa 250 kg di pesce, molto in avanzato stato di decomposizione che fa stimare un tempo in acqua di almeno 10 giorni (foto Facebook Wwf Bergamo-Brescia)
LAGO DI GARDA. I sommozzatori del Wwf Bergamo-Brescia sono intervenuti nel lago di Garda per recuperare un’enorme rete da pesca segnalata di fronte alla costa di Sirmione, e che ha causato la morte di un numero molto ingente di pesci.
A raccontare l’accaduto è lo stesso Wwf: «Mercoledi 12 maggio siamo stati chiamati per un recupero di una enorme rete da pesca pericolosa di fronte la costa di Sirmione sul lago di Garda. Questa rete visibilmente alla deriva, e in movimento verso il basso lago, risultava misurare almeno 400 metri ma si era trasformata in una massa di Nylon aggrovigliato contenente circa 250 kg di pesce , molto di questo in avanzato stato di decomposizione e che fa stimare un tempo in acqua almeno di 10 giorni. Una operazione difficile che ha visto i sub di Wwf impegnati per circa un’ora. Portata e scaricata al vicino porto della Zattera a Desenzano è stata sottoposta a sequestro dai carabinieri forestali del nucleo di Salò. Questa rete potrebbe essere stata persa o addirittura abbandonata perchè non più utilizzabile, ma questo sarà compito dei carabinieri scoprirlo».
Si chiama "Operazione Reti Fantasma" la campagna mirata a individuare e recuperare le reti da pesca abbandonate nei fondali nei mari e nei laghi. L'attività vede l’impegno dei sub non solo per il recupero ma anche per un censimento.