Inghiottito dal Sarca, nessuna traccia di Massimo. Abbassato il livello del fiume
Il venticinquenne veronese s’era tuffato con amici alla centrale di Fies. L’allarme domenica alle 16. Ieri è stata stata deviata parte delle acque verso il lago di Cavedine
DRO. Le acque del Sarca non hanno ancora restituito il corpo del giovane Massimo Pizzoli, 25enne veronese di Asparetto (frazione nei pressi di Bovolone), che nella giornata di Ferragosto si è immerso con alcuni amici nelle acque del fiume che attraversa l’Alto Garda senza più riemergere. Sono continuate nell’intera giornata di ieri, ma senza esito, le ricerche nel tratto del fiume a monte della Centrale di Fies da parte dei sub nel Nucleo sommozzatori dei vigili del fuoco permanenti di Trento, supportati dai pompieri volontari di Dro e dagli operatori del Soccorso Alpino della stazione di Riva del Garda.
L’allarme era stato dato martedì verso le 16.30 dagli amici di Massimo Pizzoli - una decina di giovani della bassa veronese -, che avevano deciso di passare il Ferragosto in Trentino, concedendosi qualche ora di relax e frescura sulle sponde del Sarca, ma in un posto insolito e pericoloso visto i notevoli massi, i gorghi d’acqua e le profonde sacche sotterranee scavate dal fiume. Sembra che verso le 15.30 Massimo e altri tre amici abbiano deciso di scendere in acqua e di risalire la corrente. Dopo aver superato la briglia, circa 200 metri a nord delle paratie e opere idrauliche delle storica centrale merlata, il giovane sarebbe improvvisamente scomparso dalla vista degli amici, che lo hanno cercato a lungo prima di avvisare i soccorsi. Le operazioni di ricerca hanno coinvolto dapprima i vigili del fuoco volontari droati, guidati dal comandante Luca Sartorelli e dai carabinieri della stazione di Dro.
I ripetuti voli radenti sul fiume dell’elicottero di “Trentino Emergenza” non hanno portato ad alcun esito, né il corpo del ragazzo è stato ritrovato dopo l’intervento dai pompieri permanenti di Trento intervenuti sia con il gommone, sia con i sub e il nucleo Speleo Alpino Fluviale (Saf). Verso le 21 a causa dell’oscurità e dell’arrivo di un temporale, le ricerche sono state sospese per riprendere alle prime luci dell’alba di ieri, quando è stata abbassata anche la portata del fiume Sarca, deviando parte delle acque verso il lago di Cavedine, grazie alla opere di presa presenti a Pietramurata. Senza risultato. Oggi, le ricerche proseguiranno.