Il rifugio Marchetti  al veronese Bighellini 

La Sat ha assegnato la gestione del rifugio sullo Stivo appena ristrutturato L’obiettivo è aprire per Natale: «Ci provo, anche se non vi è certezza sui tempi»


di Gianluca Marcolini


ARCO. «Ci speravo, certo, ma ad essere sinceri non me lo aspettavo perché c’erano altri candidati con maggiore esperienza della mia. Forse, è stata proprio la mia giovane età a giocare un ruolo determinante nella scelta della Sat. Ad ogni modo sono contentissimo e non vedo l’ora di poter incominciare». L’attesa sta per finire. Gli arcensi, e in generale tutti gli appassionati di montagna, stanno per riappropriarsi di un rifugio fra i più importanti in Trentino per storia e bellezza dell’ambiente che lo circonda. La Sat centrale, ieri mattina, ha individuato la persona che gestirà il rifugio Marchetti, sul monte Stivo, per almeno un anno. Si tratta di Alberto Bighellini, ventottenne originario di Verona, al debutto da rifugista anche se vanta già una discreta esperienza maturata in anni di lavoro alle dipendenze di altri gestori. L’ultimo incarico lo ha svolto sul monte Altissimo ma prima era stato anche addetto ai rifornimenti a bordo dell’elicottero ed aiuto gestore. «La zona dell’Alto Garda la conosco molto bene - spiega - dunque so cosa mi aspetta. Il Marchetti è un rifugio importante che può regalare molte soddisfazioni. Il mio obiettivo è cercare di aprire entro Natale, per non perdere questo periodo dell’anno, ma tutto dipenderà dalla tempistica che occorrerà per formalizzare l’affido della gestione e quindi l’avvio dell’attività».

Bighellini, in questi giorni, è all’estero. Ieri ha ricevuto la chiamata da parte della Sat e nelle prossime ore farà rientro in Trentino per capire il da farsi e preparare la nuova avventura. «Lavorerò per tenere il rifugio sempre aperto, caldo e accogliente - prosegue il nuovo gestore - e magari proponendo, soprattutto in estate, qualche iniziativa culturale, tipo convegni o piccoli concerti, sempre nello spirito della montagna».

La selezione per il nuovo gestore del Marchetti ha visto inizialmente la partecipazione di una sessantina di candidati, poi ridotti ad undici pretendenti che in queste settimane sono stati chiamati a colloquio dai vertici della Sat centrale. Una sorta di “esame orale” che è servito a trovare il nome giusto a cui affidare le chiavi del rifugio. Alla fine sono emerse tre o quattro candidature che avevano i requisiti richiesti dalla Sat. La scelta è caduta sul giovane veronese. I lavori di ristrutturazione sono terminati nei giorni scorsi (nel fine settimana la ditta delle pulizie ha provveduto a tirare a lucido la struttura).

Il nuovo rifugio, tra l’altro autosufficiente sotto il profilo energetico, verrà inaugurato con ogni probabilità la prossima primavera.















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