Fermoimmagine, storie e racconti della Gardesana occidentale
Riva. Ripercorre la storia della strada che collega Riva e i Comuni lombardi del Garda, dalla sua nascita ad oggi, il libro “Fermoimmagine – La Gardesana occidentale da 22 a 2 ruote”, presentato al...
Riva. Ripercorre la storia della strada che collega Riva e i Comuni lombardi del Garda, dalla sua nascita ad oggi, il libro “Fermoimmagine – La Gardesana occidentale da 22 a 2 ruote”, presentato al Mag, che ne è anche l’editore. Curato da Donato Riccadonna, Alessandro Riccadonna, Alessandro Fedrigotti e Simone Floresta, il volume è accompagnato da una mostra, inaugurata lo scorso ottobre sempre nelle sale del museo altogardesano e ancora visitabile, ed è il risultato di un lungo lavoro di ricerca tra documentazione d’archivio, fotografie storiche e racconti e testimonianze del passato, che ha coinvolto numerose realtà del territorio. «Il progetto nasce – ha raccontato Alessandro Riccadonna in occasione della conferenza pubblica – da un’idea dell’associazione Araba Fenice, ma arriva a coinvolgere un’ampia rete di zona, fino a Il Fotogramma, che ha scattato le foto attuali».
Primo evento del Mag post-lockdown, la presentazione di “Fermoimmagine” non si è allora limitata alla lettura del testo e a ripercorrere il passato della Gardesana occidentale, ma ha coinvolto i presenti (a distanza di sicurezza) attraverso “paesaggi sonori”, elementi del passato come la carrozzeria originale di uno dei camion che negli anni ‘80 percorrevano la famosa strada che costeggia il lago, messa a fare da scenografia sul palco, e aneddoti accattivanti. Dalla presenza cinematografica della via lunga 27,64 chilometri in “007 Quantum of Solace” di Marc Foster, si è tornati alle origini, a metà ‘800, all’idea di Gardesana, che vedrà la luce soltanto nel 1931 (dopo tre anni di lavori in cui furono impiegati 2500 operai e ne persero la vita undici), per poi, passando dal periodo nazi-fascista, raccontare il sogno che essa rappresentò per Limone. Comune per lungo tempo isolato, così come i cugini lombardi limitrofi, e accessibile solo attraverso sentieri o via acqua, Limone, infatti, subì una rinascita grazie alla presenza della Gardesana, che diventò per i suoi abitanti anche un’occasione – come si è simpaticamente ricordato dalle parole di un Rigatti del tempo– per acquistare finalmente un’auto. Dalle 22 ruote dei camion con rimorchio, alle 2 delle biciclette, tanti sono stati gli spunti – del libro, ma ancor più della conferenza - per narrare la Gardesana occidentale: dalle proposte per il futuro alla segnalazione di alcune piccole criticità dell’oggi, come la pericolosità di alcune curve e la necessità di riammodernamento delle sue 70 gallerie. K.D.E.