DRO. La Valle della Sarca trent’anni dopo, sarà materia sabato 3 febbraio a partire dalle 19.45 al Centro Culturale di via Battisti 14 a Dro, di un convegno dal titolo “Valle Sarca Visione di un futuro”. E sono ancora una volta gli uomini delle pareti verticali a puntare i riflettori sugli orizzonti futuri di una valle che deve le proprie fortune all’arrampicata. Non più i moschettieri che scoprirono le falesie nel 1981 (Mariacher, Manolo, Jovane, Bassi, Pederiva, Leviti), ma alpinisti come Heinz Grill, Marco Furlani, Ivo Rabanser, che in questi anni, non senza diatribe infinite tra filosofie e scuole di pensiero diverse sulla gestione delle falesie, hanno visto esplodere, anche grazie a Rock Master, una frequentazione pervasiva di quelle strabilianti pareti di roccia sedimentari. Sabato prossimo a Dro a disquisire di futuro, di offerta, di territorio e di sostenibilità oltre a Grill, Furlani e Rabanser, ci saranno anche il senatore e sindaco di Dro Vittorio Fravezzi, Roberto Bombarda, Alessandro Gogna, Stefano Pisoni e Paolo Malfer. Dai primi climbing park degli anni ’90, al piano generale delle falesie del 2000, fino al 2009 con la nascita del progetto OutdoorPark Garda Trentino, un’alleanza strategica tra le Amministrazioni Comunali, Ingarda, Comunità di Valle, Polizia Locale, Sezioni Sat locali, Dipartimento Forestale e Provincia, hanno messo in campo un progetto senza precedenti sulle Alpi: sviluppare l’arrampicata e le numerosissime attività legate alla montagna. Una ricognizione a tutto campo dunque l’incontro del 3 febbraio ed uno stimolo nei confronti delle popolazioni locali perchè la valle della Sarca rimanga quel paradiso che da oltre 30 anni viene decantato da tutte le riviste internazionali di turismo e attività outdoor. (e.b.b.)