Agraria sbarca alla disneyland del cibo
L’olio del consorzio protagonista a Bologna all’inaugurazione di Fico, il parco agroalimentare di Eataly
RIVA. È la classica ciliegina sulla torta, il coronamento di un percorso fatto di eccellenza iniziato tanto tempo fa. All’inaugurazione di Fico (Fabbrica Italiana Contadina), il più grande parco agroalimentare del mondo, 100mila metri quadrati ricavati all’ex mercato agricolo di Bologna, ci sarà anche l’olio del frantoio del consorzio Agraria di Riva. E non ci sarà semplicemente sugli scaffali con le etichette Imperiale, 46° Parallelo e il biologico (prodotto, quest’ultimo, per altro dedicato ad alcuni, selezionati clienti). No, Agraria è stata scelta tra i cinquanta produttori di olio che ruotano attorno a Eataly come unica azienda che proporrà la degustazione in occasione del taglio del nastro di Fico, previsto per mercoledì prossimo. Tanto per capire di cosa stiamo parlando, basti pensare che sino ad oggi nel progetto Fico sono stati investiti qualcosa come 140 milioni di euro: a regime, ci si attende che il parco agroalimentare possa attirare 6 milioni di visitatori, di questi 4 milioni di turisti, per un giro d’affari stimato di 80 milioni.
«È stata una sorpresa – confessa Massimo Fia, direttore di Agraria – mercoledì scorso abbiamo ricevuto una telefonata dai responsabili di Fico con la quale ci veniva proposta, in esclusiva, la degustazione nel giorno del taglio del nastro. Per noi, una soddisfazione enorme, visto che faremo da testimonial all’olio italiano. Non solo: questa scelta va a rompere gli stereotipi associati al Trentino».
Agraria, che a Fico farà compagnia a due illustri brand trentini come Ferrari e Melinda, è arrivata a questi risultati al termine di un percorso chiaro: «Già da un anno e mezzo – spiega Massimiliano Consolo, responsabile commerciale del consorzio – siamo partner di Eataly, presenti sia sul mercato italiano, sia su quello europeo (Monaco, Stoccolma e Copenhagen) e mondiale (New Yor e Los Angeles). Attraverso questi canali facciamo promozione continua, con degustazioni che ci vedono personalmente impegnati nei vari angoli del mondo». «Chi coltiva un percorso basato sulla qualità, ma anche sulla sostenibilità – spiega ancora Fia – alla fine viene premiato».
Viene da chiedersi: il successo e la promozione come vanno a conciliarsi con un’offerta, quella dell’olio del Garda trentino, che è di nicchia, in termini di qualità ma anche e soprattutto di quantità? «Complessivamente commercializziamo 1.600 quintali di olio, solo un terzo proveniente dal Garda Trentino – spiega Fia – diciamo che la nostra forza è anche questa: dire ai nostri clienti che il nostro prodotto va esaurito nell’arco di pochissimo tempo». (g.f.p.)