Agraria, bilancio record per vino e olio
Approvato l’esercizio 2016-2017 con un risultato operativo di 500 mila euro. Planchenstainer verso la riconferma
RIVA. Un’annata davvero positiva per la Cooperativa Agraria di Riva che ha chiuso il bilancio 2017 con un fatturato ancora in aumento, dopo cinque anni di crescita costante. L’assemblea ordinaria dei soci, riunita ieri pomeriggio al Palazzo dei Congressi, ha approvato il bilancio per l’anno sociale 2016 – 2017 e ha rinnovato le cariche sociali confermando i tre membri uscenti del consiglio direttivo, ovvero Giorgio Planchenstainer (presidente), Lino Brighenti (vicepresidente) e Marco Bonora (consigliere).
Nella relazione del presidente uscente solo notizie positive per un’annata, quella del 2016, che per le produzioni di uva e di olio è stata definita la migliore di sempre. Per quanto riguarda la viticoltura, nonostante i danni dovuti alla peronospora che ha attaccato alcuni vigneti di Merlot, la produzione è aumentata in termini assoluti grazie all’incremento della superficie viticola legata all’ingresso di nuovi soci e all’allargamento di alcune aziende. Nella vendemmia 2016 sono stati conferiti all’Agraria più di 35 quintali di uva, con un incremento del 13,10% rispetto all’anno precedente. In più, dettaglio non trascurabile, alla buona produzione in termini quantitativi ha corrisposto anche un vino di buona qualità. Le ricadute sono state positive ovviamente anche per i soci che hanno visto una remunerazione in aumento del 24,24%.
Per quanto riguarda invece il 2017, in tutta Italia la vendemmia è andata male al punto che gli esperti le definiscono una delle peggiori degli ultimi decenni, a causa prima delle gelate, poi per le grandinate e infine la siccità estiva che ha flagellato le produzioni viticole da nord a sud del paese. La Busa invece si è salvata, limitando i danni e addirittura riuscendo a migliorare leggermente la produzione rispetto al 2016, registrando un più 1,3%. «Siamo molto soddisfatti dell’annata appena conclusa a livello quantitativo – ha detto il presidente Planchenstainer ai soci – e siamo fiduciosi anche per la qualità dei vini. E’ una conferma del buon operato generale della cooperativa che deve però essere d’incentivo per fare ancora meglio».
Ma le buone notizie non si limitano al vino, il 2016 è stato un anno record anche per l’olio. Per la prima volta sono stati superati i dieci mila quintali di oliva, con un incremento del 12% rispetto al 2015, nonostante i timori dovuti alla presenza della mosca olearia che aveva fatto preoccupare gli olivocoltori. Una raccolta davvero intensa che ha messo a dura prova le capacità del frantoio dell’agraria che, per rispondere a tutte le richieste, ha dovuto intensificare il lavoro durante il week end e nei giorni festivi. In ogni caso i numerosi premi e riconoscimenti ottenuti confermano la buona qualità dell’olio prodotto e l’affermazione dell’agraria sul mercato.
C’è infine da segnalare anche l’andamento del punto vendita dei prodotti commerciali, la Corte del Tipico, che nell’anno sociale ha realizzato vendite per più di tre milioni di euro (+2,89% sull’anno precedente) e, al di là degli aspetti, economici rappresenta un importante punto di riferimento per promuovere la vendita diretta dei prodotti dei soci, in particolare vino e olio, che costituiscono quasi la metà delle vendite.
In sintesi l’Agraria chiude il bilancio con un risultato operativo lordo di 500 mila euro, una situazione patrimoniale e finanziaria solida, una riduzione dell’indebitamento con le banche e un aumento della liquidità. Tutti elementi che garantiscono una relativa tranquillità e fanno ben sperare in futuri investimenti che potranno essere messi in campo senza ricorrere a nuovo indebitamento. (a.c.)