Alessio Magagnotti e Giuseppe Zoccante i “Veterani dello Sport” di Trento
Il primo è “Atleta dell’anno” mentre il secondo ha ricevuto il “Premio alla carriera”. Sono loro i due premiati dalla sezione di Trento “Giulio Fozzer” dell’Unione Nazionale Veterani dello Sport guidata dal presidente Enrico Negriolli
TRENTO. Alcuni giorni fa si è tenuto il tradizionale convivio di fine stagione, occasione per fare il bilancio delle iniziative dell’anno che sta per essere consegnato agli archivi e anticipare alcune delle idee per il nuovo anno. “Siamo abbastanza soddisfatti del 2023 anche se, il nostro obiettivo, è migliorarci in continuazione – ha osservato il presidente Negriolli – Un buon numero di iniziative indirizzate alle nostre socie e ai nostri soci hanno raccolto il gradimento atteso e un’adesione più che soddisfacente. L’impegno per il 2024 è, naturalmente, orientato a potenziare il panorama di opportunità per i nostri tesserati nella speranza di contare, al nostro interno, un numero sempre maggiore di aderenti, donne e uomini, per valorizzare sempre più lo spirito di squadra della nostra Associazione”.
Nel corso della serata sono intervenuti Salvatore Panetta, assessore allo sport del Comune di Trento e Luciano Vanz, delegato per il Trentino Alto Adige dei Veterani dello Sport. Le loro parole hanno evidenziato il significativo ruolo rivestito da questa realtà e hanno preceduto la consegna dei due riconoscimenti assegnati a personaggi del mondo del ciclismo.
Alessio Magagnotti si è meritato il premio “Atleta dell’anno”: allievo del Club Ciclistico Forti e Veloci (squadra guidata dal direttore Sportivo Claudio Caldonazzi) nel 2023 ha collezionato 18 successi e 26 piazzamenti sul podio. Ha dimostrato di saper andar forte (e veloce) sia su strada e sia su pista, nelle prove a cronometro e nelle gare in linea. “Due delle vittorie più belle e significative – ha osservato – le ho colte sulle strade di casa. Il titolo italiano individuale a cronometro a Ponte Arche e la Coppa d’Oro, il Gran Premio dei Direttori Sportivi”.
Sul traguardo di Borgo Valsugana un corridore trentino è tornato al successo dopo dieci anni di assenza. L’ultima volta era stata firmata da Nicola Conci (oggi professionista) ed era seguita ai successi di Franco Roat (1985), Alessandro Bertolini (1987), Ivan Degasperi (1997) e Maurizio Flocchini (1998).
Nell’introdurre la consegna del “Premio alla carriera”, il giornalista Diego Nart ha evidenziato che “ci sono persone che, più di altre, legano il proprio nome a uno sport diventandone quasi sinonimo. Giuseppe Zoccante, in Trentino e non solo in Trentino, è sinonimo di ciclismo. Passione e attività per lo sport del pedale coltivate fin dalla giovanissima età”.
Prima in sella a una bicicletta, e poi nei panni di organizzatore di corse (in particolare con il Club Ciclistico Francesco Moser) e di presidente, per quasi un quarto di secolo, del Comitato Trentino della Federazione Ciclistica Italiana.
Si accennava al Club Ciclistico Francesco Moser di cui Zoccante è presidente e che ha condotto al traguardo del primo quarantennale di storia e di attività: le corse organizzate dal 1981 alla primavera scorsa sono stati complessivamente 294, dedicate a tutte le categorie del ciclismo agonistico esclusi i professionisti. Tra queste il Giro della Bolghera, la “classicissima di primavera” che, sulle strade di Trento, segna il primo colpo di pedale della nuova stagione a due ruote.
Nell’occasione, Zoccante, ha consegnato al presidente Negriolli una copia dell’edizione aggiornata (con le due corse organizzate nel 2023) del libro “Club Ciclistico Francesco Moser: 40 anni di storia, gare, emozioni”.
All’appuntamento di fine stagione della sezione di Trento dei Veterani dello Sport hanno partecipato i vicepresidenti Vittorio Andreaus e Luisa Bernardi e Claudio e Fabio Fozzer, figli di Giulio Fozzer.