Aggressione di Ranzo, le ricerche si erano allargate a tutta la valle. Poi il fermo
La stradina che collega Ranzo al lago di Toblino non è molto frequentata (nella foto): da lì si può raggiungere facilmente la ciclabile che porta a Sarche. Un’alternativa è il sentiero dello “Scal” percorribile solo a piedi
CACCIA FINITA: l'aggressore è stato trovato dai carabinieri e portato in caserma
TRENTO. Si erano allargate a tutta la Valle dei Laghi, prima che venisse trovato dai carabinieri e portato in caserma, le ricerche dell’uomo accusato di aver accoltellato, nella mattinata di lunedì 7 giugno, a Ranzo, una volontaria della Caritas, la 65enne Luciana Rigotti.
Le forze dell’ordine, con i carabinieri in testa e l’aiuto dei vigili del fuoco della zona, hanno battuto ogni metro di bosco e campagna. Ranzo è collegata a Vezzano non solo dalla strada principale, l’unica percorribile in auto, ma anche dal sentiero "dello Scal” transitabile solo a piedi mentre lungo il bosco e una stretta stradina, frequentata dai biker ma utilizzata in auto dagli abitanti della zona come alternativa alla strada principale, si può scendere fino al lago di Toblino, sbucando nei pressi di Castel Toblino, e da lì imboccare la ciclabile che gira intorno al lago e che conduce fino a Sarche, dove poi la vallata si apre, con la possibilità di puntare verso Pietramurata e l’Alto Garda oppure dirigersi nelle Giudicarie.