Alto Adige

Aggredito da un animale, l'autopsia: «Morto per assideramento, lesioni superficiali dai morsi»

La temperatura del corpo del 73enne Albert Stockner, trovato in un prato sopra Bressanone, era di 22 gradi. La Procura rilascia il nulla osta alla sepoltura. Ora saranno le analisi alla Fem a dire quale animale ha aggredito l'uomo



BOLZANO. Albert Stockner, il 73enne morto dopo essere stato ritrovato in gravissime condizioni in un prato sopra Bressanone, è deceduto per assideramento. Sul corpo morsi di animale, verosimilmente un canide (un cane, o un lupo, o uno sciacallo, ndr) che hanno provocato lesioni superficiali. Sono i risultati dell’autopsia eseguita sul corpo dell’uomo e comunicati oggi (21 febbraio) dalla Procura di Bolzano, che ha dato il nulla osta alla sepoltura.

Questo il comunicato della Procura: 

“L'esame macroscopico, in primis, ha permesso di poter escludere la presenza di lesioni traumatiche attribuibili ad azione da parte di soggetti terzi. Le lesività cutanee riscontrate, al contrario, appaiono ascrivibili ad azione di fauna, verosimile canide, in virtù della presenza di escoriazioni figurate suggestive di morso animale. Tali lesioni, in ogni caso, si sono rilevate piuttosto superficiali, ovvero non interessavano strutture vascolari/nervose di significativa importanza vitale e, pur avendo permesso una certa perdita ematica per lesione di vasi periferici, non appaiono compatibili con la produzione di uno shock emorragico.

Il decesso, infatti, alla luce della tipologia, sede e profondità delle lesioni, nonché stante l'assenza di rilevanti condizioni patologiche preesistenti, è ragionevolmente riconducibile alle fatali conseguenze di una condizione di severa ipotermia (i.e. assideramento), circostanza peraltro suffragata anche dalla temperatura corporea rilevata dai Soccorritori al momento del rinvenimento (22°C).

Effettuati gli opportuni prelievi del caso, comprensivi di campioni per le indagini istologiche e tossicologiche, nonché di tamponi sulle ferite per eventuali comparazioni di natura genetica (ricordando tuttavia che il paziente era ricoverato e medicato in ambiente ospedaliero), non vi sono ulteriori impedimenti - di ordine medico legale - al rilascio di nulla osta alla sepoltura della salma».

Saranno ora gli esami del dna trovato sul corpo, che saranno svolti nei laboratori della Fondazione Mach a San Michele all'Adige, a dare una risposta su quale animale ha aggredito l'uomo. 

 













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