Afghanistan, risoluzione in consiglio regionale: “Corridoi umanitari, proteggere le donne dal regime talebano”
Dodici consiglieri di minoranza chiedono alla Regione di impegnarsi ad accogliere dei profughi afghani
BOLZANO. I consiglieri regionali dei Verdi - Brigitte Foppa, Riccardo Dello Sbarba e Hanspeter Staffler -, del Team K Paul Köllensperger, Maria Elisabeth Rieder, Peter Faistnauer, Alex e Franz Ploner - oltre a Lucia Coppola, Paolo Zanella (Futura), Sandro Repetto e Sara Ferrari (Pd) ha presentato una proposta di risoluzione al Consiglio regionale per la protezione delle donne afghane.
La Regione dovrebbe valutare e programmare in tempi rapidi un programma di ammissione delle donne afgane e dei loro familiari nelle due province di Bolzano e Trento, per cui alla Regione dovrebbe essere affidato il compito di coordinamento, secondo la proposta di delibera: “La paura esistenziale di molti afgani, di fronte al nuovo regime dei talebani tornati al potere, si è manifestata drammaticamente nella corsa all'aeroporto di Kabul, dove migliaia di persone hanno tentato una fuga disperata e per lo più infruttuosa. In tali circostanze, dopo la debacle militare e morale delle potenze occidentali, è importante fornire un minimo di aiuto, almeno a livello umanitario”.
Secondo i firmatari della risoluzione questo aiuto dovrebbe essere offerto principalmente alle donne afgane, che dovrebbero poter lasciare il Paese in numero gestibile. Con le loro famiglie, dovrebbero ricevere una residenza protetta attraverso gli aiuti umanitari, al fine di garantire loro il livello di sussistenza moralmente richiesto.
Secondo i consiglieri la regione Trentino-Alto Adige, come altre regioni e città, ha l'opportunità di accogliere un numero gestibile di donne e parenti che presto raggiungeranno l'Europa attraverso corridoi umanitari o programmi di reinsediamento.