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A22, via libera dei soci alla finanza di progetto: 7,2 miliardi di opere per 50 anni di concessione

Risorse per la terza corsia dinamica da Bolzano a Verona, non ci sarà la terza corsia dal Brennero a Bolzano sud. L’ad Cattoni: “L’obiettivo è costruire il primo corridoio verde attraverso le Alpi”. In consiglio regionale scontro con le opposizioni sui compensi degli amministratori di Autobrennero

COMPENSI CDA. Alta tensione in consiglio regionale, muro delle opposizioni



TRENTO. Cinquant’anni di concessione, 7,2 miliardi di opere destinate a trasformare l’autostrada da analogica a digitale, a sostenere la transizione ecologica, a ridisegnare la viabilità ordinaria funzionale alla A22 e a rendere l’intermodalità – ossia il rapporto tra gomma, ferro e acqua – la modalità ordinaria di trasporto lungo quello che sarà il Green Corridor europeo Brennero-Modena. Sono i contenuti della proposta di finanza di progetto che ha ricevuto lunedì il via libera unanime del Consiglio di Amministrazione di Autobrennero e che questa sera, 13 aprile, ha incassato il via libera unanime dell’Assemblea dei Soci.

Soddisfatto il Presidente della Regione Maurizio Fugatti: “Siamo sicuri che la nostra proposta faccia ad un tempo gli interessi dei territori, del Paese e dell’ambiente. Si tratta di un piano di investimenti di grande rilevanza ed è essenziale che i territori restino protagonisti delle loro principali infrastrutture per poter sempre decidere del proprio futuro”. Per il Presidente della Provincia di Bolzano Arno Kompatscher si tratta di “un punto di arrivo ma anche un punto di partenza”. “Il progetto appena approvato dall’assemblea – ricorda - è stato sviluppato a salvaguardia e a tutela di tutti i territori percorsi dall’autostrada, in un’ottica di corridoio e con grande attenzione allo sviluppo sostenibile e alla digitalizzazione. Ora l’auspicio è che venga valutato positivamente dal Governo”.

“Si tratta – è il commento dell’Amministratore Delegato di Autostrada del Brennero Diego Cattoni – di una proposta che, per quantità e qualità, è destinata ad avere un impatto enorme su tutti i territori attraversati dalla A22 e sul principale collegamento via terra dell’Italia con il resto d’Europa. Parliamo di una mole di investimenti tre volte superiore all’investimento sostenuto per costruire l’autostrada. Il nostro obiettivo è realizzare, attraverso le Alpi, il primo Green Corridor europeo. Non si tratta dell’inerziale proseguimento di quanto fatto fino ad ora, ma di un nuovo concetto di mobilità basato sulla digitalizzazione del trasporto autostradale, sull’incentivo alla transizione ecologica del trasporto su gomma, sulla stretta connessione con gli altri sistemi di trasporto, in primis la ferrovia, e su una generale riqualificazione della viabilità ordinaria funzionale alla A22. I benefici – conclude Cattoni – andranno ovviamente oltre il settore della mobilità. Impatteranno su tutta l’economia e non solo quella locale”. 

Il Piano Economico Finanziario – che insieme al progetto di fattibilità, alla bozza di Convenzione e alla specificazione delle caratteristiche del servizio e della gestione – costituisce il cuore della proposta di finanza di progetto, prevede complessivamente investimenti per 7,2 miliardi di euro. La parte prevalente dell’investimento andrà a garantire l’ambizioso progetto di transizione ecologica e di innovazione tecnologica dell’autostrada. Ci saranno le risorse per la terza corsia reale tra Verona e la A1, per la terza dinamica da Bolzano a Verona, per il rifacimento dei sovrappassi, per la schermatura sonora dell’autostrada, per le nuove stazioni autostradali, per nuovi autoparchi per i tir, per il rifacimento delle aree di servizio, per interventi specifici rivolti alla mobilità sostenibile e alla digitalizzazione della tratta Brennero-Bolzano sud per la quale non è prevista la terza corsia.

A questi investimenti rivolti all’ammodernamento tecnologico della tratta, si somma più di un miliardo per le manutenzioni delle strutture esistenti e per la stabilizzazione dei versanti. Come noto, il Piano prevede anche un investimento molto consistente sul fronte della viabilità ordinaria funzionale all’asse autostradale. Autobrennero finanzierà nuove opere in tutte le sei province attraversate. Da ultimo, non certo per importanza, gli investimenti previsti nell’intermodalità e nella realizzazione di nuove autostrade: l’ampliamento del porto fluviale di Valdaro, la realizzazione di un hub intermodale a Isola della Scala, un nuovo finanziamento per Interbrennero e le risorse necessarie per realizzare la Campogalliano-Sassuolo e la Cispadana. Inoltre, Autostrada del Brennero si impegna a continuare a versare ogni anno per tutta la durata della concessione una quota per iniziative legate all’intermodalità. 

Ma nel giorno del via libera dei soci alla finanza di progetto, in consiglio regionale le opposizioni hanno bloccato la legge sulle società partecipate: oggetto dello scontro l'emendamento della giunta regionale sui compensi degli amministratori dell'A22.

 













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