A Trento l’intelligenza artificiale si usa anche per irrigare le aree verdi
Nel capoluogo trentino vengono impiegate 137 centraline di telecontrollo per evitare sprechi. I consumi si sono ridotti del 20%
TRENTO. Oltre 130 centraline telecontrollate per adeguare il funzionamento delle unità periferiche di irrigazione al cambiamento delle condizioni climatiche giornaliere o stagionali, agli eventi meteorologici e allo stato di efficienza degli impianti, allo scopo di garantire il risparmio delle risorse idriche nella città di Trento. Da qualche anno, il capoluogo trentino si avvale di un sistema di irrigazione del verde pubblico comunale ottimizzato, in grado di adattarsi alle condizioni meteorologiche e alla situazione del luogo per evitare sprechi.
Il sistema, presentato in conferenza stampa in occasione della Giornata internazionale dell'acqua, che ricorre ogni anno il 22 marzo, si avvale dell'intelligenza artificiale per monitorare le 137 centraline telecontrollate ed elaborare in continuazione, per ciascuna unità periferica, il bilancio idrico della superficie complessivamente irrigata, tenendo conto degli apporti idrici derivanti dalla sommatoria delle precipitazioni, dell'acqua utilizzata per innaffiare e dei consumi probabili.
Il sistema di telecontrollo, che può essere gestito attraverso un qualunque dispositivo connesso a internet, ha permesso di ridurre i consumi almeno del 20% (circa 60mila metri cubi all'anno) rispetto al sistema tradizionale di funzionamento a calendario, abbattendo in modo significativo i prelievi di acqua (in particolare durante i mesi estivi).
Prima della sua introduzione, venivano apportati con l'irrigazione 500 litri a metro quadro all'anno, mentre attualmente la quantità media è di 300-350 litri al metro quadro, con circa 250 ore all'anno di attività lavorativa in meno per il personale addetto alla gestione.