A Trento e Rovereto nascerà un Centro per uomini violenti
Percorso sospeso qualche anno fa. L’assessora Segnana: «Il progetto riparte grazie a risorse nazionali che coprono le spese iniziali»
I NUMERI IN TRENTINO. Nel 2021 aumentati del 72% gli accessi al Pronto soccorso, crescono denunce e ammonimenti
TRENTO. La Provincia di Trento sta lavorando con Famiglia materna e con il Centro Alfid sul tema degli "uomini maltrattanti", con un Centro per uomini autori di violenza che sarà attivo a Trento e a Rovereto. L'ha reso noto l'assessora provinciale alla salute Stefania Segnana, a margine della presentazione dei dati 2021 sulla violenza sulle donne.
"È un percorso che era iniziato qualche anno fa, poi era stato sospeso e adesso l'abbiamo ripreso con delle risorse nazionali: un importo importante che riesce a coprire le spese iniziali. Per il prossimo anno dovremo integrare con risorse provinciali, ma c'è la piena disponibilità, da parte nostra, a continuare il progetto", ha affermato Segnana.
L’assessora ha parlato delle azioni portate avanti, a partire dalla formazione delle istituzioni che lavorano a contatto con le persone. "Si parla di 254 persone tra forze dell'ordine, assistenti sociali e assistenti della sanità, con incontri distribuiti sul territorio provinciale. C'è poi la formazione anche degli insegnanti, che sono a contatto con i bambini, che potrebbero assistere o anche subire violenza", ha aggiunto Segnana.