Il caso

A 63 giorni dall’esplosione, dimesso l’ultimo paziente ferito nel caso Alluminium

Sono stati tre i pazienti provenienti da Bolzano ricoverati, un uomo con lievi ustioni, uno con il 57% del corpo ustionato – deceduto nella fase acuta, il giorno dopo l’arrivo, e il 34enne, dimesso oggi, che aveva riportato il 50% del corpo ustionato
 



VERONA. È guarito ed è tornato a casa il paziente di origine albanese che era rimasto ustionato nell'esplosione dell'Alluminium di Bolzano. Era stato ricoverato il 21 giugno al Centro Ustioni dell'Aoui di Verona, diretto da Maurizio Governa, e dopo 63 giorni di cure è stato dimesso venerdì 23 agosto.

All'arrivo in ospedale, il paziente è apparso subito in gravissime condizioni sia per l'estensione delle ustioni sia per la complessità delle ferite. Infatti, è stato sottoposto a due interventi chirurgici, uno al tronco e agli arti superiori e uno agli arti inferiori, con ricovero in Terapia Intensiva. Una volta stabilizzata la situazione, è stato trasferito nella Terapia Semintensiva del Centro Ustioni, che è Centro di riferimento della Regione, per i trattamenti specifici. E' stato prima trattato con un gel innovativo per il debridement enzimatico e poi con la tecnica chirurgica Meek per il reinnesto della cute.

Sono stati tre i pazienti provenienti da Bolzano e ricoverati a Borgo Trento dopo l'incidente: il primo, con lievi ustioni, è stato dimesso dopo pochi giorni; il secondo, di 31 anni e con ustioni sul 57% del corpo, purtroppo non ha superato la fase acuta ed è deceduto il giorno dopo il suo arrivo a Verona; il terzo di 34 anni, con ustioni sul 50% del corpo è tornato a casa venerdì 23 agosto. 













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