grandi carnivori

Aggredito dall'orso nel Bleggio, l'Oipa pronta al ricorso contro l'abbattimento

L’Organizzazione internazionale protezione animali avvisa la Provincia dopo l'episodio avvenuto nel bosco a Bleggio superiore: «Vogliamo conoscere nel dettaglio le circostanze dell’accaduto, troppi gli orsi uccisi in Trentino». La Lav: «Forse bastava un campanello»

AGGRESSIONE Attaccato dall'orso mentre va a funghi nel Bleggio



TRENTO. L’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) mette in guardia la Provincia sul caso dell'orso del Bleggio superiore e annuncia azioni legali contro l'eventuale abbattimento dell'esemplare protagonista dell'attacco contro un fungaiolo che è stato graffiato alla schiena e alle braccia.

«L'uomo - scrive l'Oipa riferendo quanto diffuso dalla Provincia - è tornato a piedi fino al paese più vicino da dove è stato dato l’allarme».

E aggiunge: «Si legge nella nota provinciale che dopo l’identificazione si procederà alla 'rimozione' dell’animale.

L’Oipa presenterà a breve un’istanza di accesso agli atti per conoscere nel dettaglio le circostanze dell’accaduto e annuncia un immediato ricorso al Tribunale regionale di giustizia amministrativa qualora la Pat emani un provvedimento che preveda l’uccisione dell’orso.

"Abbiamo saputo dalle parole del ministro dell’Ambiente Pichetto Fratin (al question time dello scorso 17 ottobre) che sono in corso all’Ispra “valutazioni tecniche sull’attuabilità di programmi di sterilizzazione degli esemplari, da considerare come metodologia alternativa all’abbattimento. Ci sembra il segnale di come a livello centrale non si voglia sostenere la politica locale degli abbattimenti. Attuare una gestione dei grandi carnivori in Trentino che sia rispettosa della vita animale è sempre più urgente".

"Forse sarebbe stato sufficiente un campanello del valore di pochi euro appeso allo zaino per evitare l’incontro, ma evidentemente la persona coinvolta non ha preso in considerazione le misure di prevenzione da sempre utilizzate in ogni parte del mondo dove gli umani si trovano a condividere il territorio con gli orsi". Lo scrive la Lav, Lega antivivisezione, che prosegue: "Da solo, sguardo a terra in cerca di funghi, su un terreno imbevuto da giorni di pioggia che attutisce il rumore dei passi, alle 17.00 di un giorno di fine ottobre - che in un bosco significa praticamente al buio. È probabilmente questo il contesto in cui si è realizzato il contatto tra un cercatore di funghi e un orso che si trovava nella zona del Bleggio Superiore".

Secondo la Lav, quanto accaduto è un altro fallimento della giunta Fugatti sul fronte della prevenzione degli incidenti.

Invece di fare pubblica ammenda per le gravi inefficienze dell’amministrazione provinciale – afferma Massimo Vitturi, responsabile Lav animali selvatici – che hanno portato al ferimento dell’uomo, l’assessore Failoni ha immediatamente sentenziato la condanna a morte dell’orso, scaricando così le responsabilità sull’animale, che ha semplicemente agito difendendosi da quello che è stato percepito come una minacciosa presenza nel suo territorio.

L’incidente di ieri – conclude Vitturi – conferma ancora una volta che la prima responsabile è proprio la Provincia di Trento, Fugatti la smetta di lanciarsi in puerili sproloqui contro la presenza degli orsi, voluti a suo tempo dalla stessa Provincia. Da parte nostra, noi di Lav faremo tutto il possibile per difendere l’orso dal piombo dei forestali trentini”.













Scuola & Ricerca

In primo piano