Sempre meno imprese con titolari giovani, crescono quelle al femminile e straniere
I dati elaborati dal centro studi della Camera di Commercio di Trento, nel report sul primo semestre di quest’anno
TRENTO. Al termine del primo semestre di quest'anno, le imprese giovanili attive in provincia di Trento erano 4.379, in calo di 14 unità (-0,3%) rispetto al dato rilevato alla fine di giugno 2023. Il valore segna un'inversione di tendenza rispetto a quanto registrato un anno fa, quando le imprese guidate da under35 risultavano in crescita rispetto ai dodici mesi precedenti.
È quanto emerge dall'approfondimento svolto dall'Ufficio studi e ricerche della Camera di commercio di Trento sulla base dei dati del Registro imprese. Nel primo semestre si conferma comunque l'incidenza delle iniziative economiche guidate da giovani imprenditori sul totale delle aziende operanti in provincia (46.732 unità), attestato al 9,4%. Il dato è superiore all'indice nazionale (8,2%) e a quello del Nordest (7,4%). Rispetto a cinque anni fa, il numero delle imprese gestite da under35 risulta complessivamente in crescita di 109 unità. Le migliori performance sono state registrate dal settore dei servizi alle imprese (+127 unità), dal comparto delle costruzioni (+100) e dall'agricoltura (+58). Si rilevano, invece, cali consistenti in ambito commerciale (-98 unità) e nel turismo (-78).
Aumentano di 48 unità le imprese artigiane a conduzione giovanile, raggiungendo così quota 1.526 (il 34,8%).
Per quanto riguarda invece l'imprenditoria femminile e quella straniera si riscontra un'incidenza più elevata tra le iniziative economiche gestite da giovani rispetto al complesso delle imprese attive sul territorio. Le imprese guidate da donne sono il 22,2%, mentre il sul totale delle imprese attive il valore è pari al 18,6%, Le aziende con titolare nato all'estero rappresentano invece il 14,2% delle imprese giovanili a fronte di un'incidenza sul totale dell'8,3%.
"L'arresto dell'andamento in crescita del numero delle imprese giovanili attive sul territorio provinciale, riscontrato da quest'ultima rilevazione, merita attenzione. È ben vero che si tratta di uno scostamento lieve, ma gli va dato il giusto peso per ragionare, fin da subito, su quali possano essere le cause che lo hanno generato, rimuoverle e ridare ai giovani fiducia nelle loro prospettive imprenditoriali". Lo ha detto il presidente della Camera di Commercio di Trento Giovanni Bort, commentando i dati relativi al numero di imprese giovanili attive in provincia. A quanto riportato dallo studio, il settore in cui si concentra il maggior numero di imprese giovanili è quello agricolo, con 1.071 unità (+25 rispetto a giugno 2023); seguono i servizi alle imprese, 718 realtà (+41), le costruzioni, (690), il commercio (662) e gli altri settori (401). In ambito turistico si contano 392 imprese giovanili (-26), 242 nel settore manifatturiero, energia e minerarie, 108 in quello assicurativo e creditizio, mentre i trasporti e le spedizioni registrano 88 unità.
Per quanto riguarda le forme giuridiche, tra le attività economiche guidate da giovani prevalgono le imprese individuali (l'81,4%), seguite dalle società di capitali (12,4%), dalle società di persone (5,8%) e dalle altre forme organizzative (0,4%).