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Aggressione dell'orso, l'Enpa: "Verificare le circostanze"

Auguri di pronta guarigione al turista, ma anche critiche alla Provincia sulla «lentezza con cui procede il posizionamento dei bidoni anti-orso nei centri abitati del territorio trentino»



DRO. "Auguriamo una piena e pronta guarigione al turista che questa mattina sarebbe stato aggredito da un orso a Dro, in Trentino. Tuttavia diffidiamo la Pat dall'assumere nuove iniziative persecutorie contro i plantigradi. E' fondamentale che la Provincia di Trento faccia anzitutto chiarezza sulle circostanze della presunta aggressione, accertando se l'animale fosse una mamma con cuccioli al seguito, se la zona fosse provvista di adeguata segnaletica, se l'uomo non fosse in compagnia di un cane e se avesse adottato tutte le misure di cautela che si debbono seguire nelle aree boschive".

Lo dichiara in una nota l'Ente Nazionale Protezione Animali "che ricorda, ancora una volta, i ritardi da parte delle autorità comunali e provinciali nell'applicazione di quelle misure di prevenzione che possono concretamente migliorare la convivenza tra uomini e orsi e prevenire possibili conflitti con le attività antropiche".

L'associazione animalista ricorda in particolare "la lentezza con cui procede il posizionamento dei bidoni anti-orso nei centri abitati del territorio trentino. Molti comuni - denuncia la Protezione Animali - ne sono ancora sprovvisti e questa rappresenta una gravissima omissione poiché, come noto, sono proprio i rifiuti organici ad attirare gli orsi nei centri urbani. Nei giorni passati - prosegue la Protezione Animali - abbiamo più volte chiesto di essere informati circa lo 'stato dei lavori', sollecitando l'adozione di una road map ma le istituzione trentine hanno ancora una volta fatto finta di niente". 













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