Olimpiadi 2026, confermato il budget: costeranno 1,6 miliardi
Il cda di Milano-Cortina aggiorna i conti: "I costi sono aumentati e per rientrare nelle cifre previste servirà un efficientamento dell’organizzazione e la ridefinizione dei servizi offerti". Ferrari (Pd) in aula: "Follia economica e ambientale della pista da bob a Cortina. Fermarsi prima di sprecare 128 milioni di soldi pubblici"
MILANO. Il Consiglio di Amministrazione della Fondazione Milano Cortina 2026, riunitosi nella sede del Comitato Organizzatore, presso la Torre Allianz a Milano, ha confermato all’unanimità il «Budget Lifetime» al 2026. Cioè il bilancio, un passaggio fondamentale per la presentazione formale del Bilancio d’esercizio 2023 che dovrebbe avvenire nel prossimo cda. E che soprattutto ci dice quanto ci costeranno i Giochi olimpici di Milano-Cortina.
"Nel corso del 2023 – spiega la Fondazione in una nota – sono proseguite le analisi di dettaglio dell’evento Olimpico e Paralimpico con l’obiettivo di approfondire al meglio tutte le componenti operative del progetto Milano Cortina 2026. Nonostante l’incidenza di fenomeni inflattivi e di perduranti tensioni geopolitiche internazionali, il Budget Lifetime dei prossimi Giochi Invernali Italiani presenta un pareggio economico finanziario e non si discosta, al netto dell’inflazione, da quello ipotizzato nel dossier di candidatura, nell’intorno di 1,6 miliardi di euro. Il leggero speculare aumento di costi e ricavi è da ricondurre all’impatto di alcune componenti value in kind (VIK) degli accordi di sponsorizzazione firmati nel corso del 2023". In sostanza: il budget è invariato, ma i costi sono aumentati, e per rientrare nelle cifre previste occorrerà intervenire".
Come? Il Comitato Organizzatore, "dopo un’analisi approfondita, è consapevole che l’ottenimento di tale risultato sarà possibile solo attraverso un attento e costante lavoro di efficientamento dell’organizzazione e di ridefinizione del livello dei servizi offerti, tema peraltro già affrontato e condiviso con IOC, IPC e con tutti gli stakeholder".
Uno dei costi aumentati, ad esempio, è quello per la costruzione ex novo in pochi mesi della pista da bob di Cortina.
L’obiettivo della Fondazione Milano Cortina 2026, in accordo con il Comitato Olimpico Internazionale (CIO), il Comitato Paralimpico Internazionale (IPC), il Comitato Olimpico Nazionale Italiano (CONI), il Comitato Italiano Paralimpico (CIP), le Città di Milano e di Cortina d’Ampezzo, la Regione del Veneto e la Regione Lombardia, le Province autonome di Trento e Bolzano, è quello di pianificare, organizzare, finanziare e realizzare i Giochi Olimpici e Paralimpici di Milano Cortina nel 2026.
Istituita il 9 dicembre 2019, la Fondazione Milano Cortina 2026 è guidata dal Presidente Giovanni Malagò e dal CEO Andrea Varnier.
Sui costi delle Olimpiadi è intervenuta nel dibattito in aula a Roma la parlamentare trentina Sara Ferrari (Pd): “Proprio perché dei giochi olimpici di Milano-Cortina siamo orgogliosi e vogliamo che il nostro Paese sia all’altezza di un appuntamento così importante, abbiamo dei grandi timori a causa dei ritardi del governo nella realizzazione delle opere, dello spreco di risorse pubbliche, delle scelte nella governance dei lavori e dell'eredità che certe “cattedrali nel deserto” lasceranno in termini di impatto ambientale e di costi sulle popolazioni di montagna per la manutenzione negli anni successivi. Così la deputata Pd, Sara Ferrari intervenendo in Aula della Camera sul Decreto Milano Cortina 2020-2026.
"Se sottolineiamo la follia economica e ambientale della pista da bob di Cortina non significa essere disfattisti e scommettere sul fallimento. Ammesso che poi quella pista possa essere utilizzata davvero per i giochi del 2026, siamo del tutto contrari a tale indecenza e chiediamo al governo e al Ministro Salvini in particolare, di fermarsi, prima di sprecare 128 milioni di soldi dei cittadini per un infrastruttura di grosso impatto, che forse non sarà pronta e collaudata in tempo, come ha detto lo stesso CIO, ma che rimarrà come debito alla popolazione locale a cui servono invece investimenti in sanità, scuola, trasporto pubblico, per non abbandonare la montagna” ha sottolineato Ferrari.