Con l'ennesimo Festival di successo, Trento ride e Bolzano dorme



Ormai ci sono abituato: scendo a Trento per seguire da vicino il Festival dell’economia e vengo regolarmente fermato più volte da altoatesini che, riconoscendomi, mi chiedono come mai a Bolzano non si organizzi nulla di simile. Dopo tutti questi anni e dopo aver visto Bolzano dormire sonni tranquilli e Trento crescere, per non dire esplodere per effervescenza, iniziative, idee, proposte, ho una risposta che considero ormai tristemente definitiva: per pigrizia e per presunzione. 

Spesso vengo criticato quando dico che Bolzano è l’unico capoluogo del pianeta che è periferico rispetto alla provincia che dovrebbe invece guidare, ma il fatto resta: al di là della buona volontà di alcuni, Bolzano fatica a proporsi - all’interno e, soprattutto, all’esterno - come un catalizzatore di eventi. Come un luogo capace di intercettare e far sprigionare idee, pensieri, suggestioni, provocazioni, punti di vista anche molto diversi fra loro, ma sempre egualmente stimolanti. Tutti elementi, questi, che tornano nei tanti festival che Trento organizza da tempo: montagna (il padre di tutti i festival, che ora ha anche un satellite bolzanino), economia, sport, famiglia...

Ma davvero, cari politici nostrani, ci bastano (e ci rappresentano) le bande, il mercatino e poco altro? Davvero ci basta attrarre i turisti e portarli sotto i portici, in qualche negozio o fra le nostre incantevoli montagne? La pigrizia è quella, per intenderci, che non (ci) scuote nemmeno più e che non (ci) spinge ad alzare l’asticella dell’ambizione, dei sogni, dei progetti. La presunzione è quella che da troppo tempo (ci) fa pensare d’essere sempre e comunque i migliori - persino quando stiamo immobili - e di non aver bisogno di copiare (o di imparare qualcosa) dagli altri. E questo accade anche quando gli altri ci surclassano, portando a pochi chilometri da qui - come accade a Trento in questi giorni - praticamente tutto il governo, premi Nobel, imprenditori di successo, grandi pensatori.

Se c’è una cosa nella quale può ancora fare la differenza la politica (quella italiana in particolare, visto che altri non si preoccupano del capoluogo), quella cosa è la cultura, intesa in senso lato. Ma sapete qual è l’ultima volta che ho visto un festival di questo tipo a Bolzano? È quando noi - nel nostro piccolo - abbiamo organizzato un po’ di eventi per festeggiare i 70 anni dell’Alto Adige. E sono passati già otto anni...













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