Meteo, ambiente e agricoltura: cosa viene fatto per contenere i fenomeni estremi e gestire le risorse idriche in Trentino
L’importanza del Consorzio Trentino di Bonifica nella difesa idraulica e del suolo dalle inondazioni e allagamenti. Il ruolo anche di Provincia e Fem (foto repertorio Vf Arco)
TRENTO. Oltre 200 persone hanno partecipato alla serata informativa promossa dal Consorzio Trentino di Bonifica dedicata al rapporto fra agricoltura, ambiente e modificazioni climatiche. L’iniziativa, che si è svolta ieri, martedì 25 febbraio, alla cantina storica delle Cantine Mezzacorona, è stata introdotta dal presidente del Ctb Luigi Stefani che si è soffermato sulle nuove sfide del settore, le quali prevedono la necessità di nuove risorse per realizzare progetti di ambito relativi alla sicurezza del territorio, alla razionalizzazione idrica, all’irrigazione e alla difesa attiva.
Il direttore del Consorzio Michele Bernabè ha ricordato il ruolo essenziale dell’ente nel lavoro di bonifica, di difesa idraulica e del suolo dalle inondazioni ed allagamenti. Anche in relazione ai cambiamenti climatici, ha proseguito Bernabè, la strategia del Consorzio si è orientata per un verso al contenimento e gestione dei fenomeni estremi e dall’altro alla razionalizzazione idrica e all’irrigazione di precisione. Accanto alla gestione delle 30 idrovore lungo l’asse dell’Adige da Roverè della Luna a Borgo Sacco, che nei momenti di necessità garantiscono il pompaggio dell’acqua in eccesso dalle campagne per immetterla nell’Adige, il Ctb ha avviato una serie di progetti in campo irriguo che hanno portato in primo luogo alla recente realizzazione di nuovi impianti a tecnologia avanzata nelle zone produttive di Mezzocorona, Nave San Rocco, Zambana – Maso Callianer, Grumo San Michele all’Adige e sul Monte di Mezzocorona per un totale di 680 ettari. A questi si aggiungeranno entro l’anno altri 300 ettari irrigati grazie ai nuovi impianti in costruzione in valle di Gresta e altri 320 ettari irrigati nei distretti produttivi di Chizzola, Mattarello, Ischiello e Pressano.
Importante anche l’impegno del Consorzio in campo ambientale con il progetto innovativo per il lavaggio dei mezzi agricoli inaugurato circa due anni fa a Mezzocorona e quello che verrà inaugurato nel corso della prossima primavera a Lavis. Impianti a circuito chiuso che garantiscono la sostenibilità ambientale e il totale recupero delle acque di lavaggio con evidenti e documentati benefici per l’ambiente e l’immagine complessiva del territorio.
Il responsabile tecnico del Consorzio di Bonifica Niccolò Da Ronco ha ricordato il ruolo delle nuove tecnologie in campo irriguo ad iniziare dall’utilizzo delle sonde al fine di cogliere l’esatto fabbisogno idrico delle piante, per passare alle novità che attendono il settore ad iniziare dal nuovo sistema di messaggistica per aggiornare il produttore circa le necessità idriche in tempo reale, alla condivisione dei dati dei proprietari per la conoscenza del fabbisogno idrico, per passare ai nuovi regolamenti irrigui e alle novità tecnologiche inerenti i sensori meteo. Mentre Franco Pocher, Dirigente del Servizio gestione risorse idriche ed energetiche (Aprie) della Provincia ha ricordato l’impegno dell’ente pubblico nel campo della lotta ai cambiamenti climatici e sul versante della razionalizzazione ed accumulo della risorsa idrica, il dirigente generale all’agricoltura Andrea Merz ha menzionato gli interventi della Provincia per il miglioramento del sistema irriguo trentino. In particolare, Merz ha richiamato gli obiettivi del Progetto Irritre portato avanti in collaborazione con Fem, Fbk e Trentino Digitale SpA che prevede la realizzazione di algoritmi per la predizione delle esigenze irrigue. Grazie alla combinazione fra i dati raccolti dalla sensoristica in campo, la carta dei suoli e degli impianti disponibili, oltre alle informazioni meteo satellitari e quelle elaborate da Fem e Meteotrentino, sarà possibile entro l’anno pervenire ad un modello di raccomandazione ai produttori per dare risposte in modo immediato e razionale alle esatte esigenze delle coltivazioni. Il progetto, ha proseguito Merz, si accompagna alla presentazione del Piano Irriguo Provinciale che intende dare una risposta di sistema alle esigenze idriche generali del comparto agricolo.
Su questo obiettivo si è soffermata l’assessora all’agricoltura, promozione dei prodotti trentini, ambiente, difesa idrogeologica e enti locali Giulia Zanotelli, la quale ha ricordato che i risultati del Piano saranno messi a disposizione entro tempi brevi sia al Consorzio di Bonifica, sia dei Consorzi Irrigui. Zanotelli ha annunciato la composizione di un apposito fondo per la risorsa idrica attraverso il concorso di risorse provinciali, nazionali e comunitarie e la realizzazione di un piano ad ampio raggio dedicato ai lavaggi dei mezzi agricoli partendo dalla positiva esperienza degli impianti realizzati dal Consorzio Trentino di Bonifica. Fra i temi all’ordine del giorno della serata anche quelli relativi alla difesa attiva con l’attenzione rivolta alle sperimentazioni portate avanti da Fem relative ai nuovi sistemi antibrina in sovrachioma ed ai ventilatori antigelo. C.L.