In Toscana nuova vita a 15mila mq di bosco di abete rosso



(ANSA) - MILANO, 28 NOV - Il progetto 'Le città che respirano' arriva in Toscana, ottava regione coinvolta che permette di raggiungere oltre 85.000 metri quadrati di aree verdi rigenerate in Italia.
L'intervento di rinaturalizzazione interessa un'area del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, dal 2017 Patrimonio naturale dell'umanità Unesco. Il progetto, in collaborazione con l'Unione dei Comuni Valdarno e Valdisieve, coinvolge un'area extra-urbana, gestita dall'ente territoriale, nel Complesso demaniale di Rincine sul territorio del Comune di Londa, nella Città Metropolitana di Firenze. Qui saranno realizzati interventi di restauro forestale e diradamenti, che si concluderanno in primavera, su circa 15.000 metri quadrati di bosco di abete rosso colpito da disseccamenti e da infezioni di bostrico. Si tratta di un piccolo coleottero fondamentale per la perpetuazione della foresta ma in presenza eccessiva può portare a deperimento e a morte delle piante.
L'obiettivo del progetto di Nespresso con Legambiente e AzzeroCO2, è garantire una maggiore stabilità del bosco attraverso la pulitura dell'area con la rimozione delle piante morte. Questo permetterà sia l'affermazione delle piante più grandi che l'ingresso spontaneo di latifoglie autoctone.
Inoltre, per favorire la rinaturalizzazione della zona, verranno messe a dimora nuove piante di abete rosso in zone colpite da calamità naturali.
"Contribuire al recupero degli abeti rossi fortemente danneggiati in quest'area, permetterà al bosco di prosperare rafforzando le proprie capacità di difesa - ha spiegato Silvia Totaro, Sustainability e SHE Manager di Nespresso Italiana -.
Azioni come questa ci permettono di contribuire a creare le condizioni per rendere gli ecosistemi più sani e resilienti ai cambiamenti climatici".
"Preservare questi ecosistemi significa salvaguardare un capitale naturale inestimabile di biodiversità", ha dichiarato Alessandro Martella direttore generale di AzzeroCO2. Per il sindaco di Londa Tommaso Cuoretti, "questi interventi sono di assoluta importanza per salvaguardare i nostri paesaggi e possono essere realizzati unicamente grazie alla collaborazione tra soggetti pubblici i privati in un'ottica di gestione forestale sostenibile". (ANSA).









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