Gli esperti: sarà un inverno "coi fiocchi"
L’inverno 2019 si preannuncia di fatto crudo con forti gelate. O almeno, così si augurano in molti
Se il buongiorno si vede dal mattino, la stagione invernale che si è appena aperta dovrebbe regalarci delle belle sorprese. Le temperature basse delle ultime settimane e le precipitazioni hanno già portato un po’ di neve, permettendo un’apertura regolare degli impianti e in alcuni casi addirittura anticipata e facilitando l’innevamento programmato. Ma il vero fermento arriva dalle previsioni per i prossimi giorni: i dati mostrati dai principali portali di meteorologia mostrano uno scenario gelido dopo il 10 dicembre, con prime grandi manovre già dall’Immacolata. Chi vivrà, vedrà, sta di fatto che gli esperti parlano già di “irruzione siberiana” attorno alla prima decade del mese, con precipitazioni abbondanti (speriamo non disastrose) in un contesto decisamente invernale che perdurerà fino a Natale. L’Inverno 2019 si preannuncia di fatto crudo con forti gelate. O almeno, così si augurano in molti, perché diciamoci la verità: l’inizio dell’autunno, con le ondate di caldo anomalo, non prometteva nulla di buono e scenari come quelli di un paio di anni fa, con gli sciatori costretti a percorrere strisce di neve circondata da terra brulla, ce le risparmieremmo volentieri. Anche l’occhio – e l’ambiente – vogliono la loro parte. L'apertura della stagione invernale è sempre un grande evento per ciascun comprensorio sciistico grande o piccolo che sia: e se, comunque vadano le cose, comprensori e impianti si fanno in quattro per garantire agli sciatori e agli ospiti un’esperienza divertente e spensierata, non dimentichiamo che alla fine di ogni stagione c’è un bilancio da far quadrare, con entrate e uscite, da cui non si scappa. In Trentino Alto Adige quella degli sport e del turismo invernali è anche una fetta di economia non da poco. Aspettiamo, pertanto, fiduciosi la neve e… buone sciate a tutti!