L'INTERVISTA nicola brienza il nuovo coach 

«Vedrete un’Aquila capace di lottare senza mai mollare» 

La Dolomiti Energia che verrà. «Abbiamo un roster che ha diverse  armi a disposizione e tutti i giocatori che abbiamo preso incarnano bene la cultura di squadra che ha contraddistinto il club trentino in questi anni»


Federico Fuiano


Trento. A quasi due mesi di distanza dal suo insediamento all’Aquila Basket Trento, il nuovo tecnico bianconero Nicola Brienza ha parlato in esclusiva con il Trentino. Tanti sono stati i temi trattati dall’allenatore canturino, che sembra già trovarsi a suo agio nella nuova realtà. «Tutto quello di buono che si sente su Trento è stato confermato, sono estremamente soddisfatto- racconta-. Sono contento di quello che è stato l’operato fino a qui, abbiamo lavorato nelle migliori condizioni possibili».

Che Aquila sarà, quella di Brienza?

Non sono un integralista, penso che la nostra dovrà essere una squadra equilibrata. Quando abbiamo costruito il roster con Trainotti e con lo staff, abbiamo cercato di prendere i migliori giocatori possibili in base alle nostre possibilità. Abbiamo un roster che ci consente di avere diverse armi a disposizione: con l’andare del tempo, anche a seconda degli avversari, deciderò cosa è meglio fare. Sicuramente i giocatori che abbiamo preso incarnano la cultura di squadra che ha contraddistinto l’Aquila in questi anni: voglia di lottare e di non mollare mai».

Tra i nuovi acquisti spiccano i nomi di Blackmon e Knox, due giocatori che evidenziano un cambio di filosofia per l’Aquila.

Mettere un giocatore come Blackmon vicino a Craft credo che sia il modo migliore per valorizzare entrambi, formano una coppia che si sposa bene per quelle che sono le loro caratteristiche. Blackmon è un giocatore di istinto, che deve essere lasciato anche libero di esprimersi, non è il giocatore che fa il compitino. Per quanto riguarda Knox, mi piacciono i lunghi capaci di giocare con gli altri e con cui si possa costruire un certo tipo di attacco e di sistema. È sicuramente un giocatore diverso da Hogue, che ho avuto il piacere di allenare a Capo d’Orlando.

Il gruppo dei giocatori italiani è formato da giocatori che vivono momenti diversi all’interno delle loro carriere.

Sono tutti giocatori importanti per una realtà come la nostra, per ragioni diverse affronteranno la nuova stagione con grandi stimoli. Forray è praticamente il sindaco di Trento, non deve dimostrare nulla, ma anche per lui il fatto di avere un allenatore diverso rappresenterà una motivazione in più. Ci ho già parlato e spero di creare grande feeling con lui. Per quanto riguarda Mezzanotte, penso che questo sia l’anno in cui deve iniziare a giocare, parto con l’idea di dargli spazio: ha lavorato tutta l’estate come un matto per farsi trovare pronto. Pascolo non ha bisogno di presentazioni, l’anno scorso è stato penalizzato dagli infortuni ma ora sta lavorando duramente. Mian è reduce da una prima parte di stagione giocata alla grande, quest’anno avrà lo spazio per dimostrare di essere un giocatore da squadra di coppe. Voglio trovare spazio anche per Lechthaler, oltre a essere una chioccia in spogliatoio deve tornare ad essere un giocatore di campo.

L’esordio in campionato avverrà contro Pistoia, mentre alla quinta giornata sfiderete Cantù. Non saranno 2 partite come le altre.

Quando è uscito il calendario, dopo aver visto quali fossero le primissime giornate, ho subito cercato la data della partita contro Cantù. L’esordio contro Pistoia sarà emozionante, sarà bello entrare in un contesto nuovo ed esordire ufficialmente, da quando sono arrivato a Trento tanta gente tramite i social mi ha dato supporto e questo non può che farmi piacere. Ovviamente per me quella con Cantù non è una partita come le altre, anche se non sarà la prima volta che sfido Cantù visto che già mi era successo con Capo d’Orlando. Torno a casa, ci sarà emozione ma fortunatamente c’è un po’ di tempo prima di quella partita e di acqua ne sarà passata. Sarà una gara molto complicata, so quanto sia difficile giocare in quel campo.

Uno dei suoi miti, Ettore Messina, è tornato in Italia e allenerà Milano. Come sarà affrontarlo?

Questa stagione sarà estremamente stimolante, sono arrivati in Italia allenatori e giocatori importanti. L’idea di affrontare Messina , che è un modello per tutti noi allenatori italiani, fornisce motivazioni ancora maggiori. Inoltre sono tornate in Serie A delle piazze storiche, andare a giocare in casa della Fortitudo o di Treviso sarà qualcosa di molto difficile ma anche gratificante.













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