Cavareno. La “missione” di sabato era quella di rendere al meglio quello che è lo spirito di Arge Alp, la cui coordinatrice, Iris Shireh, riassume così: «Nelle regioni montane l’economia può faticare a crescere. Lo scopo di Arge Alp è quello di invitarle a sostenersi a vicenda. Promuoviamo la collaborazione e l’idea che assieme si possa crescere, e questi sono anche i valori dello sport».

La gara di sabato, nella sua particolarità, non ha messo in difficoltà Arrampicavareno e il presidente Paolo Bonvicin racconta: «L’evento comporta tanta burocrazia, qui ce la siamo dovuta “studiare” un po’ più del solito, ma ne è valsa la pena: ci sono le altre nazioni, i ragazzi si confrontano, si conoscono e fanno amicizia». Aggiunge poi soddisfatto: «Devo anche dire che sono bravissimi, molto educati, ordinati e rispettosi delle regole».

Sono, soprattutto, talenti da coltivare, e Ulla Walder, presidente della Fasi Trentino, ha tutte le intenzioni di procedere in questa direzione: «Sono contenta dell’attività fertile delle associazioni con i giovani, saranno le nuove leve e c’è sempre più richiesta di corsi: per questo ci tengo a formare più istruttori e allenatori». Ricorda le altre realtà trentine che promuovono il movimento dell’arrampicata: «Arco Climbing, Gruppo Rocciatori Piaz di Mezzolombardo, Boulder City di Pietramurata e Val di Fassa Climbing, sono tutti gruppi che si muovono per organizzare eventi».

Anche Arrampicavareno vuole entrare in questo "club“ di grandi team: «Stiamo cercando di mettere insieme una squadra agonistica - ci rivela Bonvicin - ma non è facile: qui siamo quasi tutti volontari e anche i giovani hanno i loro impegni tra scuola e altro». E conclude, decisamente ottimista: «L’arrampicata è uno sport che cresce sempre di più, le richieste di corsi stanno aumentando e vedo sempre più entusiasmo nei ragazzi che vi si avvicinano, noi siamo qui per loro».