TENNIS

Sinner piega Draper: è in finale agli Us Open contro Taylor Fritz

Il talento di Sesto Pusteria si impone in tre set sul britannico e domenica giocherà per la conquista di un altro titolo dello Slam contro l'idolo di casa


Paolo Gaiardelli


NEW YORK. Tre set tirati, tre set per ribadire la grandezza di Jannik Sinner. Che non fallisce la ghiotta occasione e stacca il pass per la finale dello US Open, superando per 7-5, 7-6(3), 6-2 Jack Draper.

Domenica sfiderà in finale Taylor Fritz, il californiano che ha battuto in rimonta nella seconda semifinale il connazionale Frances Tiafoe in cinque set (4-6 7-5 4-6 6-4 6-1 il punteggio).

Il britannico Draper, 25 al mondo, che prima di questa notte italiana non aveva ancora perso un set nell’edizione 2024 dello Slam newyorkese, si dimostra tennista di qualità, ma cede, purtroppo per lui, alla distanza, abbandonato dal fisico sotto la pressione dei colpi dell’altoatesino.

Il sipario si alza con il 22enne di Sutton al servizio e con la chiara sensazione che sia proprio questo fondamentale a segnare, in un modo o nell’altro, l’andamento del match. Quando il britannico infila la prima non c’è discussione, quando la manca, però, o arriva il doppio fallo (ben 6 nel primo set, ndr) o il pallino del gioco passa nelle mani del numero 1 del mondo. Il quale, in occasione del settimo gioco, segna il primo strappo della serata. Jannik sembra poter scappar via, ma la reazione del suo avversario è veemente, tanto da riportare la contesa immediatamente in parità (4-4). Si riprende allora solo per un attimo senza scossoni, poi, sul parziale di 5-5, ecco che ripartono i fuochi d’artificio. Draper va in confusione e il nostro, non appena lo scambio si allunga, diventa letale. Con il britannico in evidente apnea, Sinner si costruisce l’occasione per un altro, e pesantissimo break, che ottiene, sull’ennesimo regalo in battuta del numero 25 del ranking. 

L’allievo di Vagnozzi e Cahill ringrazia e chiude la frazione in 55’, lanciandosi in un secondo set ricco di colpi di scena. Non tanto in termini di break, quanto per le situazioni che si creano in ogni game. Entrambi i giocatori non si risparmiano e, sul cemento dell’Arthur Ashe, ne viene fuori una sfida intensa e probante. Ecco che nel corso del nono gioco Draper inizia ad accusare la fatica, mentre, dall’altra parte, Sinner si procura una botta al polso, a seguito di un recupero da favola. Jake si muove a fatica, ma Jannik sembra non voler affaticare troppo la mano. Avanti così sino al tie-break, quasi sospesi, nell’attesa che accada qualcosa. E proprio qui esce la forza del campione di Sesto Pusteria che prende il largo e non si guarda più indietro.

L’ultimo parziale infatti si trasforma ben presto in uno scontro impari. Draper ormai è alle corde, non ne ha più, e l’azzurro viaggia spedito verso il successo. Un altro, quanto mai prezioso, che consentirà a Jannik di provare ad alzare un secondo titolo dello Slam dopo l'Australian Open. 













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