Simoncelli: «Sono pronto ma l’obiettivo resta Sochi» / VIDEO

Sci alpino. Domani il via alla Coppa del Mondo con il gigante di Sölden Il roveretano: «Tanto lavoro nelle gambe, mi manca ancora la brillantezza»


di Maurizio Di Giangiacomo


TRENTO. Quella appena trascorsa è stata un’estate di grande lavoro senza contrattempi per Davide Simoncelli. E questa è già una notizia, considerato che l’anno scorso si era presentato al cancelletto dell’opening di Sölden in condizioni precarie, causa un brutto incidente. Ma l’impressione è che il gigante di domani (prima manche ore 9.30, seconda ore 12.45) costituisca, per il roveretano, poco più di un test in vista dell’unico, vero obiettivo della stagione, vale a dire i Giochi olimpici invernali di Sochi. Anche perché, se è vero che Davide e compagni hanno tanto lavoro nelle gambe, è altrettanto vero che in Argentina hanno sciato su nevi troppo soffici per fare qualità. E anche nelle scorse settimane, quando i ghiacciai europei avrebbero consentito test ben più affidabili, gli azzurri ne hanno approfittato solo in parte.

«Non sappiamo bene quali siano le nostre condizioni di forma – dice il 34enne portacolori delle Fiamme Oro – Gli allenamenti sono andati bene, nelle ultime settimane abbiamo trovato anche della neve buona, forse avremmo potuto sfruttarla di più, ma non mi posso lamentare».

In Argentina che condizioni avete trovato?

«Abbiamo fatto tanta quantità, continuava a nevicare e la neve non diventava mai dura, ma sono cose che alla fine pagano».

Domani si comincia, ma la vostra attenzione è già rivolta a Sochi.

«Il mio obiettivo è cominciare come l’anno scorso, per arrivare in forma alle Olimpiadi come ho fatto ai Mondiali, poi vedremo».

Quest’anno, se non altro, non sembra frenato da acciacchi fisici.

«No, quest’anno è andato tutto molto bene. Sono riuscito a lavorare forte sul piano atletico. Forse non sono al 100% perché devo ancora smaltire il lavoro, ma tutto sta andando per il verso giusto».

Assieme a Simoncelli, a Sölden, saranno in gara il gigantista di Tuenno Luca De Aliprandini e lo slalomista fassano Cristian Deville, che in prova ha “strappato” l’ultimo pettorale azzurro al giovane compagno di squadra Mattia Casse.













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