Samuel Battistella conquista l’oro in leggera differita
Ciclismo. Ai Mondiali nella prova in linea Under 23 il vicentino classe 1998 di Rossano Veneto giunge secondo al traguardo ma il vincitore olandese Eekhoff viene squalificato per traino irregolare
Sul traguardo ha chiuso secondo, al termine di una prova maiuscola. Al momento delle premiazioni, però, il vicentino classe 1998 di Rossano Veneto Samuele Battistella si è accomodato sul gradino più alto del podio, da cui ha brindato con la maglia iridata addosso, nuovo campione del mondo della corsa in linea under 23. Il successo, il secondo per l’Italia dopo quello conquistato nella crono junior maschile, è arrivato dopo una estenuante attesa nel post-gara, che ha portato la giuria a squalificare il 21enne olandese del Team Sunweb Nils Eekhoff, primo all’arrivo ma reo di essere rimasto incollato troppo a una borraccia passatagli dalla sua ammiraglia, nel tentativo di rientrare in gruppo dopo una caduta che gli aveva fatto perdere circa 2 minuti. Un episodio simile a quello che, nel 2017 a Bergen, aveva portato alla squalifica di Gianni Moscon.
Battistella, che sulla linea d’arrivo aveva sbattuto le mani sul manubrio, ha potuto alzare i pugni al cielo soltanto una trentina di minuti dopo il termine della corsa. Trovatosi da solo nel finale a reggere le sorti dell’Italia, il vicentino in forza al team Dimension Data For Qhubeka ha dato il “la” all’azione che ha deciso la corsa, disputata in gran parte sotto la pioggia.
Al triangolo rosso Higuita (Colombia), Kron (Danimarca) e l’olandese Eekhoff sono riusciti a riportarsi su Battistella (Italia), Bissegger (Svizzera), Pidcock (Gran Bretagna) e Foss (Norvegia), che si erano avvantaggiati con un gruppo numeroso nel tratto in linea, caratterizzato dai ventagli, poi bravi a resistere nelle due tornate del circuito finale.
Battistella, rimasto un po’ chiuso, si è classificato secondo allo sprint, in rimonta, per poi vedere premiati con la medaglia d’oro la propria maiuscola prova. Argento allo svizzero Stefan Bissegger, bronzo all’idolo di casa Thomas Pidcock. Battistella, che al traguardo su era detto molto deluso per l'oro sfumato, quell'oro diventato poi suo e dell'Italia, che non lo conquistava in questa categoria da 17 anni.
«Stanotte dormirò con la maglia e domani forse riuscirò a capire cosa ho fatto, ha commentato il veneto appena sceso dal podio». La sua è la quarta medaglia per la spedizione azzurra in Inghilterra
Oggi tocca alla Paternoster
Oggi è il giorno di Letizia Paternoster. La ventenne trentina di Revò, che in stagione si è laureata campionessa europea under 23 ad Alkmaar, in Olanda, farà il proprio debutto in un campionato del mondo su strada tra le élite, lei che possiede già cinque maglie iridate nel personale guardaroba, conquistate tutte nella categoria junior e tutte su pista. Su strada, ai Mondiali, la trentina vanta invece una medaglia di bronzo, arrivata nel 2017 a Bergen nella gara vinta dalla bolzanina Elena Pirrone.
L’Italia del Ct Dino Salvoldi punterà sulla campionessa italiana in carica Marta Bastianelli, che sogna di ripetere l’impresa compiuta 12 anni fa ai Mondiali di Stoccarda. Sarà lei il faro della squadra azzurra, con l’esperta Tatiana Guderzo, Elisa Longo Borghini, Soraya Paladin, Elena Cecchini, Elisa Balsamo e Letizia Paternoster a completare il Setterosa di Salvoldi. I chilometri da percorrere saranno 149,4, con partenza da Bradford alle 12.40 e arrivo ad Harrogate, dopo tre giri del circuito finale. La gara verrà trasmessa in diretta su Raisport ed Eurosport.
Ancora Usa tra le junior
I pronostici della vigilia sono stati rispettati nella corsa in linea junior femminile, che ha premiato la diciassettenne californiana di Apple Valley Megan Jastrab, al primo anno in categoria. L’americana è evasa dal gruppo insieme all’iridata a cronometro Aigul Gareeva a 2 chilometri dal traguardo. La russa ha ceduto a 200 metri dall’arrivo, mentre Megan Jastrab ha avuto la forza di sprintare e rendere vano il rientro del gruppo. Alessia Patuelli, velocista designata dell’Italia, è stata coinvolta in una caduta rovinosa a 250 metri dalla conclusione. Sotto il traguardo la prima delle azzurre è stata Camilla Alessio, undicesima.