Rubstov e Gibert sono implacabili
Nel Climbing Stadium nella sfida a invito nel “ko boulder” sette atleti e sette atlete hanno dato spettacolo
ARCO. In seguito, nell'ultima sfida di giornata prima dello street boulder, si sono sfidati gli atleti nel “ko boulder” una sfida a invito degli organizzatori dove sette atleti e sette atlete si sono sfidati su quattro blocchi diversi da risolvere in serie con eliminazione a ogni tornata di un arrampicatore sino alla finale a tre. Tra gli uomini si sono giocati la vittoria Jernej Kruder, Alexey Rubstov e Gregor Vezonik: il tracciatore ha predisposto uno strapiombo verd con la partenza a testa in giù, ma per tutti è stato piuttosto facile, ancora di più per Rustobv e Vezonik che chiudono entrambi flash, veloci e determinati.
Il successo va all’ice man Alexey Rubstov grazie alle performance migliori sui 3 problemi precedenti. Tra le donne identico finale, dopo l'eliminazione all'ultimo istante per la campionessa italiana Giorgia Tesio che nei primi 3 blocchi aveva dato spettacolo. Fanny Gibert e Katia Kipriinova che chiudono in flash, lasciando terza Gejo. Medaglia d’oro per la continuità dimostrata nelle prime manches alla transalpina Gibert, e secondo gradino alla russa Kipriinova.
Quindi è stata la volta dello street bouldering, che ha riunito tutti gli atleti amatoriali che nei giorni precedenti si sono divertiti a scalare i tracciati disegnati lungo le costruzioni del centro cittadino di Arco. Al termine di tutte le gare si sono svolte le finali dello Street Boulder, contest non competitivo con quattro blocchi tracciati dagli sponsor del Rock Master e cominciato sabato in centro ad Arco. Al Climbing Stadium si sono dati appuntamento quasi 90 partecipanti provenienti da molte nazioni tra cui Polonia, Russia, Argentina, Ecuador e Venezuela, alcuni erano atleti della nazionale italiana di speed. (pa.t.)