Rigione, De Luca e Zuelli Chievo continua a pescare fra i talenti di casa nostra
Trento. Assieme a Pordenone e Cremonese, di cui abbiamo già raccontato nelle scorse settimane, in serie B c’è un’altra squadra a fortissime tinte… regionali. Da sempre il Chievo Verona pesca talenti...
Trento. Assieme a Pordenone e Cremonese, di cui abbiamo già raccontato nelle scorse settimane, in serie B c’è un’altra squadra a fortissime tinte… regionali. Da sempre il Chievo Verona pesca talenti nelle province di Trento e Bolzano per motivi territoriali (l’esempio lampante è Fabio Depaoli), ma oggi sono ben tre i calciatori di casa nostra che militano nella prima squadra gialloblù. Uno per ruolo: in difesa giganteggia Michele Rigione, centrale con il vizio del gol, che proprio sabato ha firmato la terza rete dei clivensi nella larga vittoria contro la regina, a metà campo sta guadagnando spazio il 19enne meranese Emanuele Zuelli, mentre in avanti Manuel De Luca è ancora alla ricerca del primo gol con la maglia gialloblù, ma nella prima parte di torneo si è distinto come uomo assist.
Rigione: una certezza
Ventinove anni, fisico statuario e una certezza: il difensore centrale originario di Napoli ma trentino d’adozione è uno dei migliori del torneo cadetto. L’Inter mette gli occhi su di lui quando e, nel rispetto dei regolamenti federali, lo “parcheggia” per tre stagioni al Chievo Verona, società con la quale il club nerazzurro ha da sempre un eccellente rapporto. Nel 2007 si trasferisce a Milano, dove resta per per tre anni, affrontando prima per due volte il campionato Allievi e poi militando nella formazione “Primavera”. Nel 2010 ecco il salto nel calcio dei grandi, niente meno che al Foggia di Zdenek Zeman in serie C, assieme a giocatori del calibro di Insigne, Sau, Farias, Regini e Salamon. Poi ancora C alla Cremonese e una sfortunata esperienza in B al Grosseto, dove totalizza appena 10 presenze in un’annata nel corso della quale il club toscano cambia guida tecnica per sei volte. Il bienno a Catanzaro, in C, lo consacra tra i migliori interpreti del ruolo in categoria e, allora, ecco che il ritorno in serie B è cosa ovvia. Veste la maglia rossonera da titolare, mettendo a segno il suo primo gol cadetteria contro la Ternana. Curiosità: nella squadra abruzzese militavano anche il trentino Nicola Ferrari (oggi al Crema, in serie D) e il difensore veneto Simone Salviato, oggi al Trento, oltre a numerosi giovani, oggi diventati calciatori affermati quali il portiere Alessio Cragno, il difensore Eric Lanini (di proprietà del Parma) e gli attaccanti Federico Bonazzoli e Federico Di Francesco. La stagione si chiude con la retrocessione e il fallimento del Lanciano e, allora, Rigione si trasferisce al Cesena, disputando un’ottima annata (con annesse altre due reti). A giugno torna al Chievo, che lo gira nuovamente in prestito al Cesena, ma a gennaio 2018 approda alla Ternana. Nella stagione successiva feste la maglia del Novara in serie C e nell’estate dello scorso anno rientra nuovamente al Chievo. Questa volta per restarvi. Venti presenze e tre reti nella stagione passata con, i gradi di titolare acquisti prepotentemente dopo l’arrivo in panchina di Aglietti, che lo conferma al centro della retroguardia anche nella prima parte di quella attuale. E, proprio sabato, è arrivato anche il primo gol della sua nuova avventura gialloblù con un perfetto colpo di testa sugli sviluppi di un calcio d’angolo. A fine partita, intervistato da Dazn, ha dedicato - in modo dolcissimo - la marcatura alla famiglia, alla moglie a alle figlie.
De Luca attaccante moderno
Se quello di Rigione è stato una sorta di ritorno… a casa, in una delle società in cui era cresciuto calcisticamente, per il 22enne bolzanino questa è la prima esperienza con la maglia gialloblù. Lui, prodotto del settore giovanile dell’Fc Alto Adige, la strada verso Milano l’ha percorsa nell’estate 2013 quando, a 15 anni, è stato proiettato immediatamente nelal formazione Allievi. Gol a grappoli con la maglia nerazzurra e nel 2015 il trasferimento al Torino, con cui completa il percorso nel settore giovanile (segnando ben 11 reti con la “Primavera” in un unico campionato) e, per metà della stagione 2017 - 2018, è aggregato alla Prima Squadra. Il sodalizio granata decide di mandarlo a farsi le ossa in serie C e, allora, a gennaio 2018 De Luca si trasferisce al Renate, con cui scende in campo 12 volte realizzando 3 reti.
L’Alessandria, ambiziosa formazione di Terza Serie, vince la concorrenza di altre cinque - sei squadre, punta forte su di lui e l’annata 2018 - 2019 è quella della consacrazione, visto che De Luca, fratello di Denise, anch'essa calciatrice, diventa subito uno dei punti fermi della compagine piemontese: a fine annata le presenze saranno ben 35 impreziosite da ben 10 marcature. Niente male per un giovane di 20 anni. Il passaggio in serie B è, dunque, tappa obbligata: la Virtus Entella si assicura le sue prestazioni e il contributo dell’attaccante bolzanino alla causa ligure è notevole, viste le 19 partite disputate (11 da titolare) impreziosite da 3 gol.
In estate l’approdo al Chievo Verona, compagine che non fa mistero di puntare alla zona playoff e, forse, anche a qualcosa in più. Dieci presenze sino ad ora sono quelle totalizzate dal corazziere bolzanino, che va a caccia del primo gol con la nuova maglia.
Zuelli, in rampa di lancio
La carta d’identità racconta che il centrocampista meranese ha compiuto 19 anni poche settimane fa. E, nonostante la giovanissima età, ha già al proprio attivo una ventina di presenze nel torneo cadetto, 8 delle quali maturate nella scorsa stagione. Il suo percorso calcistico inizia nel settore giovanile del “fu” Bolzano Bozen ’96, poi veste le maglie di Fc Alto Adige ed Fc Gardena. Il Chievo mette gli occhi su di lui molto presto, perchè quel ragazzino 12enne ha una visione di gioco non comune per bambini della sua età. A gennaio 2014 approda in gialloblù e l’approccio non è certamente facile, perché il primo anno lo vede “pendolare” lungo l’asse del Brennero e il minutaggio in campo è piuttosto ridotto. Realizza il suo primo gol con la maglia del Chievo contro la Fiorentina in un torneo a Bellaria e tiene duro. E fa benissimo, perché le tappe successive sono l’Under 17 e la “Primavera” con esordio in campionato nella sfida contro l’Udinese. E, come nelle favole più belle, la sua “prima” si chiude con la rete del 3 a 2 che regala la vittoria al Chievo in quella gara.
Lo step successivo vuol dire Prima Squadra: 8 presenze nella passata stagione e altrettante in quella attuale, impreziosita ulteriormente dalla chiamata nella Nazionale Under 21 B, una sorta di seconda squadra giovanile che funga da riserva a quella “A” guidata da Nicolato e, all’occorrenza, vista le possibilità difficoltà legate alla diffusione del Covid-19, sia pronta a scendere in campo nelle gare ufficiali. Al raduno di Tirrenia, al quale ha preso parte anche il trentino Zortea, in forza alla Cremonese, Zuelli c’era, chiamato dal Ct Alberto Bollini, che più volte l’ha fatto visionare dai suoi osservatori. Nel mirino di Zuelli c’è, a questo punto, la Nazionale Under 21 e una maglia da titolare nel Chievo Verona con cui tentare l’assalto alla serie A. Una cosa è certa: l’abnegazione e la determinazione con le quali il giovane meranese si è approcciato al mondo del calcio possono essere un grande esempio per chi ha iniziato il proprio percorso e sogna l’approdo in un settore giovanile professionistico.