Riccardo Gorla, eroe per un giorno
Il suo fantastico gol alla Fiorentina celebrato anche dalla Gazzetta dello Sport
TRENTO. Scrivete su Google «Gorla gol Fiorentina» e, uno dei primi risultati che otterrete, vi rimanderà al sito de La Gazzetta dello Sport. Un rapido click sul link ed ecco gli highlights della sfida di giovedì tra la squadra viola e la Rappresentativa Provinciale Trentina. Con tanto di commento a piè di video dal quale estrapoliamo testualmente. «Strepitoso il gol della bandiera per i trentini: Gorla fa tutto da solo con una sgroppata sulla destra e tiro imparabile per Lezzerini». Tutto vero: se un gol simile l'avesse segnato Messi o Cristiano Ronaldi se ne parlerebbe per giorni. Riccardo Gorla non è un professionista e non gioca nel Real Madrid o nel Barcellona: l'attaccante trentino, 20 anni da compiere il mese prossimo è uno dei prospetti più interessanti del calcio trentino e, nella prossima stagione, difenderà per il terzo anno di fila i colori del Lavis in Eccellenza. Al 28' del primo tempo dell'amichevole di "lusso" contro la Fiorentina, Gorla prende palla nella propria metà campo e parte palla al piede. Il resto, poi, ce lo racconta lui. «Con il primo controllo mi sono allungato il pallone - se la ride - e sono riuscito a resistere al tentativo di ritorno di un avversario (Mancini, ndr). Ho alzato la testa, ho visto che davanti a me non c'era alcun compagno e allora mi sono detto "vado da solo". Davanti a me c'era Astori. "Se lo punto faccio una brutta figura" ho pensato in una frazione di secondo e, allora, mi sono allargato, ho cercato di trovare lo spazio per calciare e ho provato a battere a rete. Quando ho visto il pallone che entrava all'incrocio dei pali, beh fantastico! E' il gol più bello che ho segnato, sicuramente, anche se uno simile l'ho realizzato qualche mese fa contro la Rotaliana in campionato, seppur sulla destra e con una conclusione meno bella da vedere». E poi sono arrivati anche i complimenti degli avversari, oltre al grande applauso che gli ha tributato tutto il pubblico dopo il gol. «Chiesa e Zanon - conclude Gorla - mi hanno detto "bravo" e la cosa non può che farmi tanto piacere. Mi dispiace un po' essere tornato a casa senza una maglietta viola, però ho qualche foto ricordo, con Borja Valero e Babacar, anche se l'immagine più bella è quella del pallone che entra nel "sette"». (d.l.)