Quinto mandato per Ettore Pellizzari
Confermati il presidente ed il Consiglio Direttivo
TRENTO. Il “Pellizzari Quinto” è iniziato ieri sera attorno alle ore 21. La rielezione del professore trentino al vertice del Comitato Provinciale Autonomo di Trento era scontata, così come la conferma dell’intero Consiglio Direttivo uscente: Pellizzari era infatti l’unico candidato alla poltrona di via Trener e, per il quinto mandato di fila, sarà lui a governare il calcio in provincia di Trento. Sessantasei anni compiuto a maggio, Ettore Pellizzari ha iniziato il proprio percorso in seno alla Figc nel lontano 1992, come collaboratore del Comitato di Trento. Due anni dopo venne nominato presidente regionale del Settore Giovanile e Scolastico dall’allora presidente federale Antonio Matarrese e ricoprì tale ruolo sino al mese di maggio del 1999 quando, in sostituzione di Franco Bragagna, venne eletto (da solo: il Consiglio Direttivo non venne modificato) a capo del neonato Comitato Provinciale Autonomo di Trento.
Da allora, nelle successive cinque elezioni (2000, 2004, 2008, 2012 e ieri sera) è stato rieletto al vertice del calcio trentino assieme al Consiglio Direttivo, da lui “plasmato” nel corso degli anni. Dunque, anche per il prossimo quadriennio olimpico, Paolo Guaraldo ricoprirà il ruolo di vice presidente vicario, Renzo Rosà sarà il vicepresidente, Giorgio Barbacovi, Stefano Grassi e Silvano Webber i consiglieri, Marco Rinaldi il responsabile del calcio a 5 e Ida Micheletti la responsabile del movimento femminile.
«La soddisfazione è enorme – queste le prime parole di Pellizzari dopo la quinta investitura di fila (la sesta, se si considera l’elezione del 1999, ndr) – e mi auguro di essere all’altezza dell’incarico che le società del nostro territorio hanno voluto riconsegnarmi. Mi sento un privilegiato a ricoprire tale ruolo: certo, gli impegni e le responsabilità non sono indifferenti, ma tutto è ripagato dal confronto quotidiano che ho lo fortuna di avere con presidenti e dirigenti che, come il sottoscritto, hanno un’incredibile passione per il mondo del calcio».
Nel caso dei politici si parla di primi 100 giorni. Quali sono i suoi obiettivi per il prossimo quadrienno?
«Le difficoltà economiche del momento sono note a tutti e le realtà dilettantistiche si basano esclusivamente sul volontariato. Ecco perché il nostro compito deve essere soprattutto quello di sgravare il più possibile i soggetti che prestano gratuitamente il proprio tempo dalle responsabilità e di aiutare più possibile le realtà del territorio. In questo senso vanno lette le nostre battaglie riguardo alla proroga del decreto Balduzzi e all’approvazione della legge provinciale sullo Sport».
I numeri in provincia di Trento sono ottimi, ma la qualità?
«A livello di società, in proporzione al numeri di abitanti, il Comitato di Trento conta il doppio di sodalizi rispetto alla Lombardia e la diffusione sul territorio delle realtà è il “motore” del calcio. Un abitante ogni 34 in provincia è un calciatore tesserato e per noi tali dati sono ovviamente motivo di grande vanto. La qualità? Il nostro compito obiettivo è quello di favorire la pratica del calcio, mentre la qualità è demandata alle singole società».
In Provincia di Bolzano si è chiusa, invece, l’era di Karl Rungger: gli succede Paul Tappeiner, sino a ieri vicepresidente del comitato altoatesino.
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